sabato 26 novembre 2011

Visitando l'Olanda: Haarlem.


Apro gli occhi, sono ancora nel mio letto. La casa è avvolta da un completo silenzio. Una leggera penombra illumina la mia stanza. Sbatto gli occhi e cerco di capire che ora è.

Nella mia camera da letto ci sono due finestre e un lucernaio. Le finestre hanno gli oscuranti, ma il lucernaio non ha nulla che blocchi la luce del giorno. 
Questo significa che in piena estate la camera è illuminata dal sole già dalle prime ore della mattina.

Così non è per l’inverno.

Ovviamente più ci inoltriamo verso l’inverno e più le ore di luce diminuiscono, ogni giorno che passa le giornate si accorciano frettolosamente. 
Basta una settima per non rendersi più conto di che ora è considerando solo la luce che penetra da fuori.

Appunto sbatto gli occhi e mi domando che ora è.
Le otto? No troppa poca luce, le nove?

Anche se è sabato oggi non farò tardi standomene sdraiata nel letto…oggi mi aspetta Haarlem.



Solita camminata verso la stazione centrale e poi venti minuti di treno, due fermate e sono alla stazione di Haarlem, una bellissima stazione ferroviaria art déco.
Subito dopo io e F. ci siamo incamminati verso il centro città.


Haarlem è una piccola cittadina vicino Amsterdam. Le case sono quelle caratteristiche olandesi, ma a due piani.
Alcune strade si addentrano verso l’agglomerato delle case e passo dopo passo diventano sempre più piccole, incuriosiscono a tal punto che inizi a seguirne una dopo l’altra alla scoperta dell’ennesimo scorcio dal sapore settecentesco.

L’attrazione principale è rappresentata dalla Grote Kerk van St Bavo, una chiesa meravigliosa, molto grande e variegata.



Entriamo gratis, perché capitiamo nel periodo prima di Natale.

La Grote Kerk van St Bavo è nata come una chiesa cattolica e con l’arrivo del protestantesimo è cambiata anch’essa.
Il gioiello principale della chiesa è rappresentato dall’organo magnifico e imperiale.



L’organo Muller è alto 30 metri e a circa 5000 canne, lo ha suonato Mozart all’età di 10 anni e Handle.
All’interno della chiesa abbiamo trovato una signora estremamente gentile che era, insieme al marito, a disposizione di chiunque per fornire informazioni, come se fosse una guida turistica.

Questa simpatica signora olandese ci ha raccontato un’infinità di cose.

La chiesa è sostanzialmente divisa in due parti, quella più antica che è stata usata nel periodo del cattolicesimo e che oggi viene usata per matrimoni e comunioni, ma che sono diverse dal rito cristiano e che vengono svolte una volta al mese.

Anche in questa chiesa, come quella di Utrecht, abbiamo trovato il caffè. In realtà in questa chiesa  si può parlare più di un angolo caffè che di una vera e propria caffetteria così come abbiamo visto nella chiesa di Utrecht.

F. ha voluto fermarsi e provare cosa si prova a stare in un caffè e dentro una chiesa allo stesso tempo.
Ci siamo seduti e abbiamo preso un caffè e cioccolata calda. Sorseggiavamo le nostre bevande in armonioso silenzio ascoltando il coro.

Intorno a tutta la chiesa c’è un ampio spazio che si allarga fino a diventare la piazza Grote Markt.
Su questa piazza è presente la statua di Laurens Coster. Gli abitanti di Haarlem attribuiscono a lui l’invenzione della stampa a caratteri mobili.

Ma non è questo a rendere la piazza speciale, la piazza è speciale di suo. Per la vista, l’ampio respiro prima di fermarsi a guardare le meravigliose case che si affacciano su di essa.



E poi oggi, o forse c’è tutti i giorni, abbiamo trovato il mercato.



Devo dire che per me gli olandesi sono eccellenti per l’architettura, l’arredamento delle case e per questi mercati meravigliosi.
Primo perché sono mercanti nati, hanno la cortesia, la simpatia e la cordialità del miglior venditore, quello a cui compreresti di tutto.
E poi espongono i prodotti in modo perfetto. Specialmente al mercato di Grote Markt.








D’improvviso scende la sera, in pochi minuti sta facendo buio.

Decidiamo di prendere il treno e tornarcene ad Amsterdam, perché tra il vento e il freddo umido che è sceso con la notte non si può più stare….e siamo solo a fine novembre.

Ancora poco e conoscerò il vero inverno olandese.

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