Quanto tempo sono stata via da questo blog?
Da quanto tempo non mi prendo del tempo per me e mettermi
a cucinare, intendo sul serio non solo per preparare un pasto per una cena
mediocre.
E incredibile quanto tempo può essere assorbito dall’avviare
una vita in un nuovo paese. Potrebbe essere la soluzione ideale per tutti
quelli che vogliono fuggire dai propri pensieri. Se poi uno si trova un paese complicato (e il
Belgio non scherza) si può passare i primi sei mesi in uno stato psico-emotivo
tutto particolare. Dove non esisti più, esiste sola la tua vita da sistemare.
Ma no, non è neanche così semplice, perché in questo
vortice di cose da fare e imparare rimangono dei momenti in cui proseguire è
difficile e ogni tanto si arranca davanti ad una salita che sembra infinita. Questo
è uno degli argomenti del post di oggi.
Si perché in realtà dopo mesi di quasi totale assenza
vorrei poter parlare di tante cose, sono passati tre mesi da quando sono
arrivata in Belgio (tre mesi fa esatti) e potrei raccontare una vita intera.
Potrei scrivere un post infinito, ma non c’è il tempo
purtroppo.
Tutto il tempo viene cannibalizzato da questa mia
nuova vita, che non la smette di essere nuova, diventasse vecchia almeno potrei
rilassarmi un po’. Mi butterei sul divano a bere una birra, ah no non ce l’ho
il divano: è una delle cose che ancora devo comprare.
Allora posso partire da qui; le case in affitto in Belgio
sono quasi tutte non arredate. Se le arredano pagano una percentuale di tasse
maggiore…… e io ho deciso di andare ad abitare in una delle tante non arredata.
Non è così disastroso, il bagno e la cucina ci sono
sempre, manca solo tutto il resto. Poi io ci ho messo del mio e ho deciso che mi
sarei fatta portare la mia vecchia camera da letto da Roma, più tutti i libri i
vestiti eccetera ecc.
Il giorno in cui è arrivato il trasportatore questa casa
di 120 mq (per cui spazio ce n’è) sembrava un campo di battaglia e così lo è
stata per almeno una settimana.
Perché il bello è arrivato quando mi sono state
consegnate tutte le mie cose e non ho potuto prendermi neanche un giorno di
ferie…… ho dovuto sistemare questa casa da sola, andando a lavorare, con due
sere a settimana impegnate per il corso di olandese. Se ci penso ancora oggi ho
i brividi.
E' stato un peccato considerando che se si trasloca si può ottenere un giorno di ferie in più che ti viene riconosciuto senza problemi.
E' stato un peccato considerando che se si trasloca si può ottenere un giorno di ferie in più che ti viene riconosciuto senza problemi.
Quindi ho ripreso a studiare l’olandese che in Belgio
si parla ma con alcune differenze(infatti in italiano per la lingua belga
diciamo fiammingo e non olandese).
Nel frattempo imparo tutti gli usi e costumi di questo
popolo. Oggi per esempio sono andata per la prima volta al containerpark.
Sostanzialmente tutte quelle cose che non puoi riciclare nella raccolta
quotidiana dell’immondizia devi portarle al conteinerpark.
Allora il primo problema l’ho avuto appena sono arrivata,
perché non riuscivo ad entrare: serve la carta d’identità belga che ancora non
ho. E non ce l’ho non perché non mi sia data da fare, ma la burocrazia belga
può mettere davvero paura.
Nonostante la mancanza della carta di identità belga sono
riuscita a buttare tutte le cose che avevo messo in macchina, grazie alla
pazienza degli addetti del posto perché senza di loro mai avrei capito le
scritte in fiammingo!
Potrei continuare per ore a raccontare il Belgio, ma la
mia nuova vita mi chiama, chiama insistentemente e purtroppo non può aspettare,
perché devo cercare di organizzare tutte le cose più semplici del mondo…
Segue uno stralcio di quello che ho scritto recentemente
e che non ho avuto il tempo di pubblicare.
Appena avrò ancora uno sprazzo di tempo libero
pubblicherò anche una ricetta, le cui foto sono state già scattate, ma ora ci
vorrebbe troppo tempo e il tempo in una
vita nuova (ma anche vecchia) è la cosa che scarseggia di più. Carico giusto
una foto della ricetta, solo perché sono soddisfatta dei progressi fatti in
questo periodo…anche se tanta strada è ancora da fare.
La neve cade silenziosa, fiocco dopo fiocco, sulla terra.
Crea un manto bianco, che da luce a tutto quello che mi
circonda e che di solito è sbiadito da questo onnipresente cielo grigio. Sono
ammaliata da tanta neve che cade leggera su questo asfalto, su questi prati,
sui tetti, cade su di e sulla mia bici.
Da sollievo questa neve, perché cade leggera e almeno lei
sembra avere rispetto di me, dei miei tempi e dei miei bisogni.
Sono nel vortice che ti sconvolge la vita, quando
affronti tutti i problemi di un trasferimento.
Le difficoltà non sono solo quelle di quando inizi a
vivere in un nuovo paese, la vita viene sconvolta dal primo giorno e chissà
quanti altri mesi ancora ci vorranno prima che io torni a vivere una vita normale.
Ci sono così tante cose che devono essere sistemate e poi
c’è la burocrazia e le nuove leggi da imparare e ancora e ancora.
Sono in questa fase in cui tutto sembra girarmi intorno,
senza lasciarmi tempo e spazio di pensare, di riposare, di recuperare energie e
trovare me stessa in questa terra straniera.
Sarà che la primavera è ancora lontana ma in queste ultime
tre settimane faccio fatica a trovare ispirazione.
Sarà che è ancora inverno nonostante siamo a metà marzo,
ma ormai è difficile pensare al futuro e ad una primavera che stenta a farsi
vedere, oggi sembra che abbia importanza solo il presente.
I progetti sul futuro non hanno senso e mi rendo conto
che conta solo il presente.
Spero che almeno la neve placherà la mia insofferenza e mi
darà la pazienza di saper aspettare: per vedermi forte, ancora una volta.
English version:
How long
it has been since last time I wrote?
It’s a
long time since I haven’t cooked, I mean “cook for a great dinner” not only to
prepare a daily meal.
It’s incredible
how much time can be dedicated to a new life -
in a new country.
It could
be the ideal solution for all those who want to escape from their world.
If you
start a new life in a complicated country (and Belgian is one of them) you can
spend your first six months living in a very special way.
Anyway it’s not so simple as I’m telling you,
since you have so many things to learn and to do and sometime you could have bad
moments, when you find that everything it’s difficult.
It’s now
three months that I’m in Belgium, I could write a very long post, but I can’t
since I have the rest of the afternoon already organized. Unfortunately a part
of the post written in Italian it’s not translated ‘cause it requires
time, which I don’t have.
Anyway
the most important thing it’s the experience at the conteinerpark I had this
morning when I went there only to give them all my garbage.
First of
all to go there you need the ID Belgian card and I’m still waiting for it. I
went to the city hall four time and I’m just waiting to be called the last time
to get it.
However
I don’t have the ID card they let me get in and they explained me what to do.
And then
few days ago I wrote this written and I had also time to translate it in English.
The
silent snow falls down, flake after
flake.
The snow
covers everything and brings a lot of light when usually everything around me
it’s colored like this grey sky.
I’m
impressed by all the snow that falls down on the streets, on the grass, on the
roofs – the snow falls down on me and on my bike.
The snow
gives me a relief because it falls down lightly and only the snows seems have
respect for me – for my desires. Only the snow seems to look after me.
I’m in a
whirl which mess up my life since I have started living in a new country. It’s
not only related to the first period: you have your life messed up for several
months after you moved. There are so many things to arrange, and bureaucracy,
and laws to learn and so on and on.
Now
everything moves in a circle, my current situation leaves me without time to
think – to have a good rest – to get energy from my life and find my direction.
Now I know because it took me so long to understand it.
Perhaps
my bad mood it’s only because we are
still waiting the spring: in the last three weeks I found difficult to find
inspiration and think positive.
It’s
still winter and it’s tough to think about a future when spring is far away -
today unfortunately I deal only with the present and who belongs to it.
I hope the snow will calm down my impatience and it will give me the patience to
wait: to let experience myself to be strong once again.
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