domenica 29 aprile 2012

koninginnedag.





Giorno di preparazione oggi, no non sto preparando nessuna cena per domani. E’ un giorno di preparazione per tutta la nazione. Domani è il koninginnedag, cioè il giorno dei festeggiamenti per il compleanno della regina. In realtà la regina in carica è nata in un altro giorno, in inverno però, dove i festeggiamenti in strada sarebbero stati di brevissima durata a causa della rigidità delle temperature.

Per cui si è mantenuto il giorno di nascita della penultima regina.



La nazione è in fermento, Amsterdam è piena di gente. Sono appena rientrata da un pomeriggio di shopping, passato tra le vetrine cercando di fare acquisti con difficoltà. Anche la successiva spesa al supermercato non è stata facile.



Tutta la città è vestita a festa…di arancione ovviamente!



Per cui abbiamo deciso di comprarci una bella fetta di torta arancione, si vede nei negozi solo in questo periodo.



Sono rientrata a casa, il cielo è coperto. Non ho controllato le previsioni per domani, speriamo bene.

Vorrei godermi Amsterdam in questa giornata particolare.



Attendo domani, mentre mi godo quel che resta della sera…con una tazza di the e una fetta di torta arancione.




Oggi carico le prime foto dopo un po’ di studio sulla fotografia, spero di essere migliorata. Per il resto mi rendo conto che è un sacco di tempo che non posto una ricetta di cucina, non è che non stia cucinando, anzi è in forno il pollo con le patate. Sono solo impegnata nello studio e nella ricerca.


martedì 24 aprile 2012

Maastricht.


Una settimana di ferie davanti. E’ mercoledì mattina e stiamo per prendere il treno per andare a Maastricht. Continua la mia scoperta dell’Olanda.

Se volete recarvi a Maastricht da Amsterdam potete usufruire del treno. Ci sono treni ogni 3o minuti e ci vogliono due ore e mezza per arrivare. Il sito delle ferrovie olandesi è ben fatto, potete acquistare online o direttamente in biglietteria alla stazione:
 



Il viaggio è piacevole anche perché dopo circa due ore, finalmente, il paesaggio cambia. Niente più polder, ma si iniziano ad intravedere boschi. Non mi sembra vero di riuscire a vedere un paesaggio diverso da una pianura completamente piatta e piena di canali. D’altronde Maastricht è al confine del paese, nel profondo sud, tra Belgio e Germania. I dintorni di Maastricht iniziano ad essere così collinari (non rimanete delusi, ricordatevi che siamo sempre in Olanda). Abbiamo percorso persino una salita per arrivare a visitare St Pieter appena fuori dalla città.



Il tempo purtroppo non ci ha graziato e dopo aver sistemato le valigie in camera, siamo usciti per ritrovarci, dopo poco, sotto una pioggerellina debole e costante. Ovviamente l’ombrello e il giacchetto impermeabile sono rimasti in albergo, ma perché visto che avevo controllato le previsioni?

Da quando vivo in Olanda non faccio altro, controllo le previsioni come uno scaramantico controllerebbe l’oroscopo.

 

La nostra visita parte da piazza Mark, su cui si erigi la statua dell’inventore dell'illuminazione , Johannes Petrus Minckelers. Al centro della piazza è presente anche il municipio che lascia però alquanto indifferenti.


Piazza Vrijthof, che è grande e imponente. Con una cattedrale bellissima, con tanto di organo suonato durante la nostra visita.








Il resto del pomeriggio è passato con una lunga camminata fino a piazza Onze Lieve  dove alla fine stanchi della continua pioggia ci siamo fermati in un caffè, all’aperto, ma riparati e abbiamo sorseggiato un the con la vista sulla piazza e sulla chiesa "star of the sea".




Camminare per Maastricht mi ha fatto una strana sensazione. Il sud del Paese è prevalentemente cattolico, al contrario del nord dove sono presenti perlopiù chiese protestanti. Credo che questo influisca sull’aspetto di Maastricht, nel paese non ho visto così tanti crocifissi e statue della Madonna in giro.



Non solo, in città ho visto solo un canale, con una bellissima ruota per la macina, mentre Amsterdam è piena di canali, soprattutto nel quartiere in cui vivo. Ma questo è abbastanza scontato considerando che Amsterdam fa parte di quell’area dei paesi bassi che è al di sotto del livello del mare.



Ceniamo in un posto davvero carino, siamo in piazza Mark e ci capitiamo per caso. Purtroppo arriviamo tardi, sono le nove e mezza e veniamo avvisati che potremo ordinare solo un main course…..la cucina sta chiudendo. A questo non riesco proprio ad abituarmi, hanno orari molto diversi dai nostri, non puoi presentarti nel ristorante troppo tardi, altrimenti rischi di non mangiare…anche nel profondo sud.



Mangiamo e facciamo amicizia con i ragazzi del locale, sono divertenti e ci fermiamo fino a tardi a chiacchierare con loro. Mi rendo conto che siamo rimasti solo noi da un pezzo, loro sono li al tavolo con noi e chiacchierano, ma penso che è tardi per loro e blocco F. completamente preso da una conversazione che devo dire è proprio piacevole.



Joie de vivre, è questo che caratterizza gli olandesi per me, dal nord al profondo sud.



La mattina dopo, ho organizzato tutto un itinerario, stasera partiamo e mi rendo conto che abbiamo preventivato davvero troppo poco tempo per Maastricht. Per cui ancora prima di alzarmi dal letto ho già in mente tutto quello che voglio/posso fare oggi.



Se volete dare un’occhiata veloce alla città, visitando i luoghi importanti, vi consiglio di rimanerci due giorni, come abbiamo fatto noi. Ma se volete visitare anche i dintorni, io mi ero fatta l’idea di andare a visitare alcuni posti molto interessanti nelle vicinanze, vi ci vorrà più tempo. 



Un consiglio importante…anzi due; fino a fine aprile alcuni siti si possono visitare solo di sabato e domenica, come le casematte, in olandese Kazematteen e questo è il link http://www.maastrichtunderground.nl/content.php?id=3

 st Pieter and so on.



Altro consiglio, Maastricht è piccola, per cui se siete indecisi su quale hotel prenotare, non fatevi prendere dalla smania di averlo in centro, bastano 15’ minuti per raggiungere piazza Markt o piazza Vrijthof ovunque voi stiate. Io avevo trovato un bel hotel vicino alla stazione, ma di solito evito di prenotare alberghi in quelle zone, questa regola non vale per Maastricht, il quartiere vicino alla stazione non è affatto malfamato ed è ricco di ristoranti.



La chiesa della star of the sea è la prima tappa di questa seconda e ultima giornata a Maastricht. Ha smesso di piovere finalmente, ma il vento continua a soffiare forte.

Ci incamminiamo verso la chiesa, e poi ci dirigiamo verso Helpoort.




 E’ la porta più antica di tutti i Paesi  Bassi. Maastricht mi piace anche per questo….finalmente visito dei ruderi all’aperto.

La porta è molto bella e nelle vicinanze ci sono anche alcune vecchie fortificazioni che si trovano anche nei dintorni in questa parte della città.



Andiamo diritti verso la nostra terza tappa: St Pieter. Purtroppo lo possiamo vedere solo da fuori, come ho scritto si visita solo di sabato e domenica fino alla fine di Aprile.



Ci fermiamo su di una panchina all’apice di questa salita. Ci fermiamo lì, nonostante il vento sia davvero forte. Ma la vista da quel punto, su tutta Maastricht non ha eguali.



Ora basta, questo vento non lo sopporto più, per fortuna è arrivata l’ora di pranzo e ci rifuggiamo in un tipico ristorante olandese, va bene così, non cerco mai ristoranti turistici. Il ristorante sa di casa, con tanto di signora che va lì a mangiare da sola, mentre tutti la accolgono come se fosse di famiglia.



Il cameriere si azzittisce quando, dopo che me lo ha domandato, rispondo che veniamo dall’Italia. Ho imparato che il silenzio non significa sempre non avere nulla da dire. 



Passiamo non so quanto tempo in questo ristorante, mentre guardiamo il cielo grigio dalla vetrata accanto al nostro tavolino. Guardiamo passanti infreddoliti e maltrattati dal vento e decidiamo di ordinare un altro bicchiere di vino.



Il resto del pomeriggio passa mentre girovaghiamo per la città, come faccio di solito, ci sono alcuni quartieri che mi incuriosiscono, anche se non hanno attrazioni turistiche, mi piace respirare l’aria del posto.



E poi alla fine ripartiamo, prendiamo il treno che in due ore e mezza  ci porterà a casa… ad Amsterdam.

venerdì 20 aprile 2012

Keukeunhof


Ecco un altro post su una località olandese.  E’ un giardino vicino Amsterdam che è aperto solo due mesi l’anno e attira una incredibile quantità di visitatori. Sono 32 ettari di giardino con una varietà di fiori da far girare la testa anche a me.


Riconosco che sono un po’ latitante nel postare ricette di cucina, questo non vuol dire però che non stia cucinando. Anzi devo dire che cucino molto. Ma sono in una fase di sperimentazione e perfezionamento delle mie ricette.

Prima di tutto c’è da dire che da quando sono arrivata le riviste di cucina sono sparite dalla mia vita.

Le ricette che trovo in quelle italiane hanno ingredienti introvabili ad Amsterdam, quelle in lingua inglese  non mi convincono molto. Ne ho comprate due e ho deciso che non fanno per me.



Quindi trovo difficile cucinare degli ingredienti che non avevo mai visto e in alcuni casi non so proprio che farci. Ad esempio la pastinaca è un tubero dal sapore simile a quello della carota, ma meno dolce e più con un fondo di anice. L’ho comprato due volte per farlo ammuffire in frigo in attesa di un’ispirazione che non è mai arrivata.



E poi parto spesso, passo molti weekend a Roma, per cui non mi rimane molto tempo per cucinare.



Ma come vi ho annunciato prima ci sono ricette “in pentola” sono solo diventata molto esigente e le cucino migliorandole ogni volta. Sto studiando tecniche di fotografia per cercare di migliorare delle foto che non mi soddisfano. Per cui passo molto tempo studiando i manuali di fotografia e facendo un sacco di scatti di prova a pomodori, pane, frutta sola e desolata su un piattino bianco.
Ora che le giornate si sono allungate cerco di sfruttare la luce del sole fino a tardi, finendo di mangiare tardi quasi tutte le sere, alle nove, quando la luce è ormai al crepuscolo.




Il giardino è vicino Amsterdam. In realtà la località è vicino Lisse, ma è comodamente raggiungibile da Amsterdam con un autobus che parte da Schipol ogni cinque minuti e impiega mezz’ora per raggiungere Keukeunhof.  I biglietti si fanno nell’aerostazione.



Preventivate almeno tre ore per visitare comodamente il parco. Ci sono ristoranti con la possibilità di mangiare anche fuori, per cui non vi dovrete preoccupare per il pranzo, ma se volete portarvi dei panini ci sono panchine ovunque.



All’interno del parco ci sono anche diverse serre, tra cui una dedicata alle orchidee. Io le adoro, è stato inebriante ritrovarsi a così tante varietà.











E poi vi consiglio di affacciarvi da una piccola collina che vi da una vista spettacolare su un campo di tulipani. Qui si potrebbe rimanere in posa per ore, perché gli scatti per ottenere una foto da cartolina si sprecano.



Questo è il sito del giardino in cui è possibile reperire molte informazioni utili, come ad esempio e date di apertura e chiusura, che cambiano ogni anno (quest’anno 2012 il parco chiude il 20 maggio). Il parco è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:30