mercoledì 29 maggio 2013

Bruschetta all'avocado e gorgonzola.





E poi finalmente il sole. Siamo a fine maggio eppure è inverno.  Tempo da lupi, non solo in Belgio.

Consola poco però sapere che anche in Italia non c’è una vera primavera.

Consola poco perché dopo l’ennesima settimana di cielo coperto e 10 gradi come massima, potrebbe rincuorare solo il tepore caldo del sole sulla pelle.




Eccolo questo raggio di sole, è sabato mattina e finalmente esce il sole. Non me lo faccio dire due volte e prendo la bici e vado.

Prendo la bici e vado in esplorazione di una delle tante piste ciclabili in Belgio.







Però si vede che non è primavera. Mentre pedalata dopo pedalata esco dal centro cittadino vedo la gente con indosso i cappotti.

Mi sento un po’ fuori luogo con questa tuta da ginnastica. Spero solo di non dover tornare indietro a causa del freddo.

E invece no, non torno indietro perché in bici si fatica anche se qui è tutto piatto.

Mi spinge a rientrare solo il fatto che mi ritrovo in aperta campagna e non ho più incontrato anima viva dopo 15’ minuti in cui pedalo, mi rendo conto che non mi sento completamente sicura. 




Tornata a casa leggo della costruzione di una pista ciclabile tra Anversa e Mechelen. Non vedo l’ora che la finiscono…non saprei dire quando sarà, l’articolo era scritto in fiammingo!



Visto la giornata (quasi) calda, mi sono preparata un antipasto con uno dei frutti per cui ultimamente impazzisco di più: l’avocado, ma non solo.




Ingredienti per due persone:

1 avocado

30 gr gorgonzola

200 gr broccoli

2 spicchi di limone

Peperoncino e aglio



In una padella fate scaldare l’olio con il peperoncino e l’aglio, aggiungete i broccoli e fate cucinare con il limone.

Nel frattempo tagliate l’avocado a dadini e iniziate a mescolarlo con il gorgonzola, se serve usate il frullatore, al fine di ottenere una crema da servire sui crostini.

Per me ho preparato anche dei pomodori tagliati a dadini da accompagnare con il mio antipasto.

Purtroppo nel voler fare tante cose tutte in una mattina la fotografia ci ha rimesso.

lunedì 20 maggio 2013

Ravioli cinesi.





E poi capita che in quel di Bruxelles ti trovi a mangiare i ravioli cinesi che hai fatto in casa di amici.

Due differenti culture ed eccomi a preparare ravioli cinesi a Bruxelles seguendo le istruzioni di chi sa cosa fare.

Bruxelles da l’opportunità di incontrare così tante culture, oggi per esempio sto passando la mia domenica con alcuni nuovi amici, italiani e cinesi, è un misto di lingue, si parla francese, inglese, cinese e italiano. La parte incredibile è che i bambini le parlano tutte! 




Questi nuovi amici cinesi mi spiegano come si preparano I ravioli, mi mostrano come devo fare le pieghettature,  mi sento fortunata a potermi immergermi così tanto in un momento di tradizione e di condivisione di una cultura così sconosciuta e lontana. 

 


















Mi spiegano che per loro è un momento di riunione di tutta la famiglia, tutti partecipano nel confezionarli.

Considero come il tutto è differente dalla mia tradizione in cui solo le donne sono in cucina mentre preparano la pasta fatta in casa.

E ovviamente penso immediatamente a mia madre, a quanto le piace cucinare, al fatto che è stata lei a passarmi questa passione.






Mi insegnano a fare I ravioli mentre chiacchieriamo e sorseggiamo un verdicchio. I ravioli verranno bolliti o fritti (con una frittura così leggera che è impossibile sentire il sapore dell’olio) e poi verranno serviti con una salsa di aceto di soia mischiata con pezzetti di zenzero.

Mentre mangiamo I ravioli sorseggiamo un altro vino italiano: è un ottima combinazione, nessun ristorante cinese potrebbe fare di meglio. 


Ingredienti:
Farcitura:
200 gr macinato di maiale
100 gr di gamberi
300 gr cavolo cinese

I dischi di pasta sono stati comprati già confezionati.

Il raviolo viene confezionato passando il dito inumidito di acqua tutto intorno al bordo. Si mette al centro un po’ di farcitura, rigorosamente con le bacchette di legno :) e si chiude.
La difficoltà sta nel creare le pieghe del raviolo come da foto, ma c’è da dire che tutti hanno avuto uno stile diverso, cinesi compresi! 




English version.


E poi capita che in quel di Bruxelles ti trovi a mangiare i ravioli cinesi che hai fatto in casa di amici. 
Two different cultures and here we are – preparing Chinese ravioli in Bruxelles - following the instruction of those who know how do it.
Bruxelles gives you the opportunity to meet so many cultures. Today I’m spending my free time with some new friends, there are Italians and Chinese – it’s a mixture of languages: English, French, Chinese and obviously Italian and the kids are talking all of them!
Isn’t it amazing?


The Chinese friends explained me  how they are preparing ravioli – which is especially a way of spending time with the family.
All the family takes part of preparing them: it is a way of being together.
I notice how it is different from the Italian tradition were only women are in the kitchen preparing homemade pasta.
And immediately I think about my mother, how she enjoying cooking – she is the one who taught me how to cook.




So they teach me how to do ravioli, then they will be served –  boiled or fried – with vinegar and ginger.
We drink another italian wine with Chines ravioli: it’s a good combination.
Great! No one Chines restaurant can do it better.

 

 

domenica 5 maggio 2013

Gamberi e radicchio con mousse di alici.







Tempo di preparazione: 30’
Difficoltà: *

Ingredienti per due persone:
200 gr gamberi interi
100 gr radicchio
Una cipolla fresca.

Per la mousse:
80 gr philadelphia
4/5 filetti di alice

In una padella fate scaldare l’olio con la cipolla fresca tagliata a rondelle. Aggiungete il radicchio e fatelo cucinare fino a che avrà perso tutta l’acqua.
Tenete un po’ di radicchio tagliato fino per la decorazione finale.
Aggiungete i gamberi dopo averli sgusciati, un po’ di sale e fateli cucinare per pochi minuti.

In una ciotola fate scaldare mescolando la philadelphia e incorporate le alice tagliate a pezzetti.
Usate due cucchiaini per dare forma alla mousse con un movimento rotatorio.



Adagiate la mousse in una parte del piatto accanto al resto del piatto.

Spero che si intravedano i miglioramenti ottenuti grazie allo studio delle tecniche fotografiche.
C’è stato un lungo periodo in cui non ho più postato le ricette anche perché non ero molto soddisfatta delle foto.
Penso ancora di dover e poter migliorare molto, ma penso anche che oggi faccio foto migliori che in passato, grazie anche ad un libro che mi ha regalato una persona con cui chiacchieravo spesso di fotografia, di musica e tanto altro ancora. Peccato che oggi si stia in due paesi diversi e che due ore di macchina certe volte facciano troppo la differenza.

E siccome parlo di lui e ho inziato a divertirmi ad unire alla cucina anche le canzoni, posto questa che proprio lui mi ha fatto conoscere e che è tra le mie preferite.

https://www.youtube.com/watch?v=v6gdsxK3YVo