domenica 27 novembre 2011

Filetto di orata con broccoli e asparagi.


Tempo di preparazione: 1h
Difficoltà: ***



Ingredienti per due persone:
due orate
mezzo broccolo siciliano
un mazzo di asparagi
un aglio
peperoncino
pepe

Va bene partiamo pure dal fatto che la presentazione del piatto non è nulla di particolare, ma permettete che di fronte ad un filetto appena cotto non si può resistere?

Ho inpiattato velocemente e poi l’odore saliva su diritto per le radici, alla fine ho fatto qualche foto velocemente e mi sono seduta a degustare la mia ricetta.

Dunque la ricetta è mia, non so perché ma ero inspirata dal fatto di unire broccoli e asparagi, sapore forte i primi e delicato i secondi.

La sflilettatura del pesce prende un po’ di tempo, ma questa mattina ha persino piovuto e il programma di andare a fare compere è completamente saltato.


Questo è il materiale di cui avrete bisogno, in aggiunta un paio di forbici per eliminare le pinne ecc.
E' importante sistemare un canavaccio bagnato sotto il tagliere per evitare che scivoli mentre lavorate il pesce.
Anche il panno di carta assorbente vi serve per lo stesso motivo, va sistemato sotto il pesce affinchè non vi scivoli mentre lo sfilettate.




Una volta che avrete tolto pinne e spina dorsale e anale passate ad aprire il pesce. Si parte dalla parte del dorso.






Tente sempre il coltello verso il basso affinchè riuscite a sentire la lisca, in questo modo riuscirete a tagliare correttamente il filetto senza lasciare attaccato alla lisca neanche un pezzo di carne.





Una volta tagliato il pesce bisogna eliminare la pelle, vi assicuro che questa è la parte più facile. Tente con la mano la parte della coda e con il coltello a 45 gradi staccate la carne dalla pelle.







Alla fine avrete ottenuto il filetto.
Dunque una volta che avrete sfilettato il pesce, mondate gli asparagi e metà broccolo siciliano e cuocetelo in una padella già calda con olio, aglio e peperoncino.

Nuova scoperta della settimana sono i bieten, francamente non ho idea da dove arrivino, sono peperoncini piccantissima dalla forma di piccolissimi peperoni gialli. Li ho comprati non avendo la più pallida idea di cosa farci e poi, quando ne ho assaggiato un pezzo crudo, ho capito che visto quanto sono piccanti l’unico uso possibile è quello del peperoncino.

Per cui nel mio soffritto non era presente il peperoncino ma un piccolo pezzo di bieten, ma francamente dubito che riusciate a trovarlo in Italia!!

Tenete da parte quattro punte di asparagi e quattro asparagi interi.  Questi asparagi interi vanno divisi con il coltello a metà.



Tutti gli altri tagliateli in piccoli pezzi insieme al broccolo siciliano. Questi ortaggi vanno cotti in padella con il soffritto.

Riempite un padellino con l’acqua e portate ad ebollizione, aggiungete il sale e gli asparagi, insieme alle punte, che precedentemente avete tenuto da parte.
Lasciate cucinare fino a che saranno cotti. In questo caso a me piace mantenere una cottura non completa, ritengo infatti che gli asparagi non debbano mai risultare completamente cotti da sfaldarsi, ma sempre un po’ croccanti.



Una volta che tutte le verdure saranno cotte passate a cuocere i filetti. Potete scegliere due tipologie di cottura.
La prima in padella con un filo di olio, la seconda infarinati e sempre con un filo di olio, in questo secondo caso però durante la cottura ho aggiunto un poco di vino bianco.
Io ho cotto i filetti in entrambi i modi e devo dire che sono buoni comunque. Per cui sta al vostro gusto decidere come effettuare la cottura.
Una volta che avete cotto il filetto, ponetelo sul piatto insieme alle verdure su cui io alla fine ho aggiunto un po’ di pepe.
E ora non mi rimane che uscire perché nel frattempo il cielo si è liberato completamente ed è uscito un sole inaspettato!!

sabato 26 novembre 2011

Visitando l'Olanda: Haarlem.


Apro gli occhi, sono ancora nel mio letto. La casa è avvolta da un completo silenzio. Una leggera penombra illumina la mia stanza. Sbatto gli occhi e cerco di capire che ora è.

Nella mia camera da letto ci sono due finestre e un lucernaio. Le finestre hanno gli oscuranti, ma il lucernaio non ha nulla che blocchi la luce del giorno. 
Questo significa che in piena estate la camera è illuminata dal sole già dalle prime ore della mattina.

Così non è per l’inverno.

Ovviamente più ci inoltriamo verso l’inverno e più le ore di luce diminuiscono, ogni giorno che passa le giornate si accorciano frettolosamente. 
Basta una settima per non rendersi più conto di che ora è considerando solo la luce che penetra da fuori.

Appunto sbatto gli occhi e mi domando che ora è.
Le otto? No troppa poca luce, le nove?

Anche se è sabato oggi non farò tardi standomene sdraiata nel letto…oggi mi aspetta Haarlem.



Solita camminata verso la stazione centrale e poi venti minuti di treno, due fermate e sono alla stazione di Haarlem, una bellissima stazione ferroviaria art déco.
Subito dopo io e F. ci siamo incamminati verso il centro città.


Haarlem è una piccola cittadina vicino Amsterdam. Le case sono quelle caratteristiche olandesi, ma a due piani.
Alcune strade si addentrano verso l’agglomerato delle case e passo dopo passo diventano sempre più piccole, incuriosiscono a tal punto che inizi a seguirne una dopo l’altra alla scoperta dell’ennesimo scorcio dal sapore settecentesco.

L’attrazione principale è rappresentata dalla Grote Kerk van St Bavo, una chiesa meravigliosa, molto grande e variegata.



Entriamo gratis, perché capitiamo nel periodo prima di Natale.

La Grote Kerk van St Bavo è nata come una chiesa cattolica e con l’arrivo del protestantesimo è cambiata anch’essa.
Il gioiello principale della chiesa è rappresentato dall’organo magnifico e imperiale.



L’organo Muller è alto 30 metri e a circa 5000 canne, lo ha suonato Mozart all’età di 10 anni e Handle.
All’interno della chiesa abbiamo trovato una signora estremamente gentile che era, insieme al marito, a disposizione di chiunque per fornire informazioni, come se fosse una guida turistica.

Questa simpatica signora olandese ci ha raccontato un’infinità di cose.

La chiesa è sostanzialmente divisa in due parti, quella più antica che è stata usata nel periodo del cattolicesimo e che oggi viene usata per matrimoni e comunioni, ma che sono diverse dal rito cristiano e che vengono svolte una volta al mese.

Anche in questa chiesa, come quella di Utrecht, abbiamo trovato il caffè. In realtà in questa chiesa  si può parlare più di un angolo caffè che di una vera e propria caffetteria così come abbiamo visto nella chiesa di Utrecht.

F. ha voluto fermarsi e provare cosa si prova a stare in un caffè e dentro una chiesa allo stesso tempo.
Ci siamo seduti e abbiamo preso un caffè e cioccolata calda. Sorseggiavamo le nostre bevande in armonioso silenzio ascoltando il coro.

Intorno a tutta la chiesa c’è un ampio spazio che si allarga fino a diventare la piazza Grote Markt.
Su questa piazza è presente la statua di Laurens Coster. Gli abitanti di Haarlem attribuiscono a lui l’invenzione della stampa a caratteri mobili.

Ma non è questo a rendere la piazza speciale, la piazza è speciale di suo. Per la vista, l’ampio respiro prima di fermarsi a guardare le meravigliose case che si affacciano su di essa.



E poi oggi, o forse c’è tutti i giorni, abbiamo trovato il mercato.



Devo dire che per me gli olandesi sono eccellenti per l’architettura, l’arredamento delle case e per questi mercati meravigliosi.
Primo perché sono mercanti nati, hanno la cortesia, la simpatia e la cordialità del miglior venditore, quello a cui compreresti di tutto.
E poi espongono i prodotti in modo perfetto. Specialmente al mercato di Grote Markt.








D’improvviso scende la sera, in pochi minuti sta facendo buio.

Decidiamo di prendere il treno e tornarcene ad Amsterdam, perché tra il vento e il freddo umido che è sceso con la notte non si può più stare….e siamo solo a fine novembre.

Ancora poco e conoscerò il vero inverno olandese.

venerdì 25 novembre 2011

Zaanse schans e i mulini a vento.


Sole leggero che esce fuori dalle nuvole, cielo che piano piano si inizia a schiarire e poi una bella giornata davvero!

Non si può vivere di sola Amsterdam.
Partiamo, io e un mio amico che è venuto da Roma per passare qualche giorno insieme.
Prendiamo il treno alla stazione centrale, comodo, veloce, pulito….come al solito (sembra un sogno, vero?)



Zaanse schans è a 20 minuti di treno da Amsterdam, è un luogo piuttosto turistico, gli olandesi lo definiscono finto e in effetti è stato ristrutturato e abbellito proprio per i turisti.
Però ciò non toglie che è sempre bello e rende molto bene l’idea di come si viveva un tempo.



Per quanto oggi sia un’area industriale, sono stati mantenuti i mulini che erano in uso un tempo. I mulini, i canali e le case rendono molto bene l’idea di quello che l’Olanda poteva essere.

Tutta l’area è stata ristrutturata e risulta in effetti un po’ falsa, ma ciò non toglie che rende ancora il suo fascino. Si è certato di far rivivere al turista i tempi e i modi in cui si viveva e lavorava.



E interessante la presenza dei mulini che si possono visitare, meno quella dei negozi a meno che non vogliate comprare qualche regalo.




Mi è piaciuto molto il primo negozio di Albert Heijne. Albert Heijne è una catena di supermercati olandesi…io faccio una parte della mia spesa li.
E quello che è aperto al pubblico è il primo negozio che Albert Heijne ha acquistato da suo padre nel 1887. All’interno si è cercato di mantenere tutto come un tempo e ovviamente è molto divertente vedere come venivano venduti alcuni prodotti. Addirittura nel piano superiore era possibile acquistare gli zoccoli.
Accanto alla cassa c’è un buco dove venivano messe le banconote che cadevano in un cassetto serrato.
E’ presente anche una ricca esposizione di caffè.
Fra tutti i prodotti in vendita non sono presente i superalcolici, a tutt’oggi è ancora così, i supermercati hanno la licenza per vendere solo birra e vino.


Abbiamo visitato un mulino, fatto di tante scale ripide per poter arrivare in cima e godere poi uno spettacolo di vista proprio sopra il canale.
Una volta visitato il mulino ci siamo fatti una passeggiata nei dintorni e abbiamo visitato qualche negozio e poi una frase, non ricordo più se mia o sua, ci ha portato sulla strada del ritorno:
“Si, ma ora io ho fame” ed è così che siamo finiti in un bar a goderci dalla vetrata la vista dei mulini.




mercoledì 23 novembre 2011

Antipasto di gamberi, asparagi e yogurt al sapore di cardamomo.


Tempo di preparazione: 30’
Difficoltà: *



Ingredienti per due persone:
7/8 gamberi
4/5 asparagi
3/4 cucchiai di yogurt
Cardamomo
Timo
Pepe
Prezzemolo

Pulite i gamberi ed eliminate la corazza. Mondate gli asparagi e tagliateli a piccoli pezzi.
In una pentolino mettete tutte le spezie e fate bollire.

Una volta portata l’acqua ad ebollizione aggiungete gli asparagi e fateli cuocere, prima che manchi un minuto o due alla completa cottura, aggiungete i gamberi tagliati anch’essi a piccoli pezzi.



Dopo due minuti scolate il tutto e eliminate tutte le spezie. Mischiate gli asparagi e i gamberi con lo yogurt. Aggiunge ancora un mezzo cucchiaino di cardamomo e servite.





*********** English Version ****************

Time cooking:  30’
Difficulty*

Ingredients for two people:
7/8 prawns
4/5 asparagus
3/4 spoons of yogurt
Cardamom
Thyme
Pepper
Parsley


Wash the prawns, breaking off the heads and peeling it. Wash the asparagus and cut into small slices.

In a small saucepan  add water and all the species. When the water is boiling add the asparagus.



When the asparagus are almost cooked, add the prawns that you had already cutted into small slices .
After two minutes pour over removing all the species. Then mix asparagus, prawns, yogurt and another half tea spoon of cardamom.


domenica 20 novembre 2011

Linguine ai gamberi e asparagi.


Tempo di preparazione: 45’
Difficoltà: *



Ingredienti per due persone:
un mazzo di asparagi
400 gr di gamberi
Uno spicchio di aglio
Un peperoncino

E’ arrivato l’inverno e l’unica cosa che rimane da fare, quando fuori si è intorno ai cinque gradi e c’è una nebbia senza fine, è cucinare. Io una nebbia così non l’avevo mai vista.
Roma non è una città nebbiosa e quelle volte che capita, dura sempre poco, qualche ora al massimo.

Oggi è scesa una nebbia che non lascia molte possibilità; o dentro un pub o dentro casa.
Questo mi permette finalmente di rispondere a due domande che ho da quando sono arrivata, come mai ad Amsterdam ci sono così tanti pub? Come mai ad Amsterdam le case sono arredate così bene?



Non rimane molto da fare, alzare la temperatura dei  termosifoni e iniziare a preparare qualcosa per cena.

La ricetta è molto semplice e non ha nulla di innovativo, ma una pasta con gamberi e asparagi venuta così bene merita di essere messa sul blog.

Mondate gli asparagi e tagliateli in diagonale a pezzi piccoli. Mettete da parte quattro punte di asparagi che serviranno per la decorazione.

In una padella mettete olio in abbondanza, il peperoncino e l’aglio.
Se non vi piace il sapore molto forte dell’aglio potete scegliere di mantenerlo intatto, senza pelarlo e di forarlo con una forchetta. In questo modo l’aglio sprigiona il suo aroma senza risultare troppo pesante.
Fate soffriggere e unite i pezzetti di asparagi.


Lasciate cucinare per circa 20’ fino a che non avranno raggiunto la quasi completa cottura.
Nel frattempo pulite i gamberi  eliminando il carapace. Conservate le teste e mettetele nell’acqua di cottura della pasta. Per evitare che alcuni piccoli pezzi della testa del gambero si perdano nell’acqua di cottura e si mischino alla pasta io uso un colino che poggio sulla pentola e mi permette di immergere i gamberi nell’acqua. Una volta che devo buttare la pasta lo tolgo togliendo così anche le teste.
In un pentolino fate bollire con un pizzico di sale dell’acqua, una volta arrivata a bollore tuffateci le punte di asparagi che serviranno per la decorazione.
Una volta che gli asparagi in padella avranno raggiunto la quasi completa cottura aggiungete i gamberi e fate saltare per un minuto. I gamberi hanno bisogno di essere cucinati per un minuto al massimo due (dipende dalla grandezza) e nel frattempo si finiranno di cucinare gli asparagi.

Scolate le punte di asparagi che servono per la decorazione. Vi accorgerete che gli asparagi sono cotti quando li potete forare con una forchetta senza che però risultino troppo morbidi.
Una volta che mancheranno cinque minuti alla cottura della pasta passatela nella padella e finite di cuocere. Come tocco finale a me piace aggiungere un pizzico di pepe (con tutti i tipi di grani e non solo quello nero) appena macinato.
Mescolate il tutto, impiattate e sistemate due punte di asparagi sul piatto di ciasuno.


************** English version******************


Cooking time: 45’
Difficulties: *



Ingredients for two people:
250 gr asparagus
400 gr prawns
garlic
one red chili pepper

The winter arrived. When outside there are only five degrees and a heavy fog I can only  enjoy my time cooking. I have never seen a fog like this in my life.
Roma is not a foggy city, sometime we have fog but not so much!!

Today I don’t have many possibilities, whit this weather you can stay at home or in a pub. Now I know why in Amsterdam there are so many pub and why the houses are so beautiful.



So I don’t have other choice, turn on the heating and preparing the dinner.

Clean the asparagus e cut it in little slices. Lay aside four asparagus as decorations ,you will bring  the four asparagus to the boil with salt.

Put some oil in a pan with red chili pepper and garlic, heat on a medium flame for one minute then add the asparagus and cooking for 20’ until they are almost cooked.

In the meanwhile clean the prawns,remove the shell and add the heads in the boiling water for the pasta.
To avoid that little parts of prawns’ heads will be mixed with the boiling water I usually use a strainer  leaned on the pot.
When is time to cook the pasta I simply take out the strainer with the heads of the prawns. Then put salt in the water and add the pasta.

When the asparagus will be almost cooked add the prawns e let them cook for one/two minutes.
When the pasta is almost cooked,  add it to the pan with asparagus and prawns, and finish to cook all together.  

martedì 15 novembre 2011

Filetto con funghi all'aceto balsamico.



Tempo di preparazione: 20’
Difficoltà: *

Ingredienti per due persone:
300 gr di filetto
Un aglio
Prezzemolo
Aceto balsamico
Parmigiano reggiano




Dopo giorni di influenza eccomi finalmente con la voglia di mangiare. Apro il frigo e trovo solo questo pezzo di carne e una manciata di funghi, d'altronde con l’influenza non ho osato mettere piede fuor di casa con l’inverno che è ormai arrivato ad Amsterdam. E poi dimentico sempre che questo per loro non è ancora inverno e tremo al pensiero di quello che mi aspetta.
La ricetta è molto semplice, la posto perché è veloce e si può cucinare anche per cena, dopo il rientro dall’ufficio, magari con poche energia e voglia di stare ai fornelli.

Tagliate il filetto in diagonale al fine di presentarlo meglio nel piatto e di velocizzare la cottura. In una padella mettete l’aglio che avrete bucato con la forchetta, in questo modo l’aglio sprigiona solo una parte del suo sapore. Insieme all’aglio versate una goccia di olio e fate scaldare la padella sul fuoco. Appena è calda aggiungete la carne. Lasciate andare dolcemente la cottura. A metà cottura aggiungete i funghi che avrete precedentemente pulito e tagliato a fettine. Io li aggiungo a questo punto per evitare di averli troppo cotti.  A questo punto i funghi rilasceranno la loro acqua, provvedete a toglierla con un cucchiaio, aggiungete il prezzemolo e versate in padella un cucchiaio o due, a seconda dei gusti, di aceto balsamico. Fate rapprendere e spegnete il fuoco. Impiattate e per decorazione oltre che per gusto tagliate a listarelle il parmigiano reggiano, sistemandolo sulla carne come vedete dalla foto.