sabato 16 marzo 2013

Containerpark.






Quanto tempo sono stata via da questo blog?

Da quanto tempo non mi prendo del tempo per me e mettermi a cucinare, intendo sul serio non solo per preparare un pasto per una cena mediocre.



E incredibile quanto tempo può essere assorbito dall’avviare una vita in un nuovo paese. Potrebbe essere la soluzione ideale per tutti quelli che vogliono fuggire dai propri pensieri.  Se poi uno si trova un paese complicato (e il Belgio non scherza) si può passare i primi sei mesi in uno stato psico-emotivo tutto particolare. Dove non esisti più, esiste sola la tua vita da sistemare.



Ma no, non è neanche così semplice, perché in questo vortice di cose da fare e imparare rimangono dei momenti in cui proseguire è difficile e ogni tanto si arranca davanti ad una salita che sembra infinita. Questo è uno degli argomenti del post di oggi.



Si perché in realtà dopo mesi di quasi totale assenza vorrei poter parlare di tante cose, sono passati tre mesi da quando sono arrivata in Belgio (tre mesi fa esatti) e potrei raccontare una vita intera.

Potrei scrivere un post infinito, ma non c’è il tempo purtroppo.



Tutto il tempo viene cannibalizzato da questa mia nuova vita, che non la smette di essere nuova, diventasse vecchia almeno potrei rilassarmi un po’. Mi butterei sul divano a bere una birra, ah no non ce l’ho il divano: è una delle cose che ancora devo comprare.



Allora posso partire da qui; le case in affitto in Belgio sono quasi tutte non arredate. Se le arredano pagano una percentuale di tasse maggiore…… e io ho deciso di andare ad abitare in una delle tante non arredata.



Non è così disastroso, il bagno e la cucina ci sono sempre, manca solo tutto il resto. Poi io ci ho messo del mio e ho deciso che mi sarei fatta portare la mia vecchia camera da letto da Roma, più tutti i libri i vestiti eccetera ecc.



Il giorno in cui è arrivato il trasportatore questa casa di 120 mq (per cui spazio ce n’è) sembrava un campo di battaglia e così lo è stata per almeno una settimana.

Perché il bello è arrivato quando mi sono state consegnate tutte le mie cose e non ho potuto prendermi neanche un giorno di ferie…… ho dovuto sistemare questa casa da sola, andando a lavorare, con due sere a settimana impegnate per il corso di olandese. Se ci penso ancora oggi ho i brividi.

E' stato un peccato considerando che se si trasloca si può ottenere un giorno di ferie in più che ti viene riconosciuto senza problemi.



Quindi ho ripreso a studiare l’olandese che in Belgio si parla ma con alcune differenze(infatti in italiano per la lingua belga diciamo fiammingo e non olandese).



Nel frattempo imparo tutti gli usi e costumi di questo popolo. Oggi per esempio sono andata per la prima volta al containerpark. Sostanzialmente tutte quelle cose che non puoi riciclare nella raccolta quotidiana dell’immondizia devi portarle al conteinerpark. 

Allora il primo problema l’ho avuto appena sono arrivata, perché non riuscivo ad entrare: serve la carta d’identità belga che ancora non ho. E non ce l’ho non perché non mi sia data da fare, ma la burocrazia belga può mettere davvero paura.



Nonostante la mancanza della carta di identità belga sono riuscita a buttare tutte le cose che avevo messo in macchina, grazie alla pazienza degli addetti del posto perché senza di loro mai avrei capito le scritte in fiammingo!





Potrei continuare per ore a raccontare il Belgio, ma la mia nuova vita mi chiama, chiama insistentemente e purtroppo non può aspettare, perché devo cercare di organizzare tutte le cose più semplici del mondo…



Segue uno stralcio di quello che ho scritto recentemente e che non ho avuto il tempo di pubblicare.



Appena avrò ancora uno sprazzo di tempo libero pubblicherò anche una ricetta, le cui foto sono state già scattate, ma ora ci vorrebbe troppo tempo e il tempo  in una vita nuova (ma anche vecchia) è la cosa che scarseggia di più. Carico giusto una foto della ricetta, solo perché sono soddisfatta dei progressi fatti in questo periodo…anche se tanta strada è ancora da fare.



La neve cade silenziosa,  fiocco dopo fiocco, sulla terra.

Crea un manto bianco, che da luce a tutto quello che mi circonda e che di solito è sbiadito da questo onnipresente cielo grigio. Sono ammaliata da tanta neve che cade leggera su questo asfalto, su questi prati, sui tetti, cade su di e sulla mia bici.

Da sollievo questa neve, perché cade leggera e almeno lei sembra avere rispetto di me, dei miei tempi e dei miei bisogni.



Sono nel vortice che ti sconvolge la vita, quando affronti tutti i problemi di un trasferimento.

Le difficoltà non sono solo quelle di quando inizi a vivere in un nuovo paese, la vita viene sconvolta dal primo giorno e chissà quanti altri mesi ancora ci vorranno prima che io torni a vivere una vita normale.

Ci sono così tante cose che devono essere sistemate e poi c’è la burocrazia e le nuove leggi da imparare e ancora e ancora.

Sono in questa fase in cui tutto sembra girarmi intorno, senza lasciarmi tempo e spazio di pensare, di riposare, di recuperare energie e trovare me stessa in questa terra straniera.



Sarà che la primavera è ancora lontana ma in queste ultime tre settimane faccio fatica a trovare ispirazione.

Sarà che è ancora inverno nonostante siamo a metà marzo, ma ormai è difficile pensare al futuro e ad una primavera che stenta a farsi vedere, oggi sembra che abbia importanza solo il presente.

I progetti sul futuro non hanno senso e mi rendo conto che conta solo il presente.



Spero che almeno la neve placherà la mia insofferenza e mi darà la pazienza di saper aspettare: per vedermi forte, ancora una volta.











English version:



How long it has been since last time I wrote?

It’s a long time since I haven’t cooked, I mean “cook for a great dinner” not only to prepare a daily meal.

 

It’s incredible how much time can be dedicated to a new life -  in a new country.

It could be the ideal solution for all those who want to escape from their world.

If you start a new life in a complicated country (and Belgian is one of them) you can spend your first six months living in a very special way.



 Anyway it’s not so simple as I’m telling you, since you have so many things to learn and to do and sometime you could have bad moments, when you find that everything it’s difficult.



It’s now three months that I’m in Belgium, I could write a very long post, but I can’t since I have the rest of the afternoon already organized. Unfortunately a part of the post written in Italian it’s not translated ‘cause it requires time, which I don’t have.



Anyway the most important thing it’s the experience at the conteinerpark I had this morning when I went there only to give them all my garbage.  


First of all to go there you need the ID Belgian card and I’m still waiting for it. I went to the city hall four time and I’m just waiting to be called the last time to get it.

However I don’t have the ID card they let me get in and they explained me what to do.
 



And then few days ago I wrote this written and I had also time to translate it in English.







The silent snow falls down,  flake after flake.

The snow covers everything and brings a lot of light when usually everything around me it’s colored like this grey sky.

I’m impressed by all the snow that falls down on the streets, on the grass, on the roofs – the snow falls down on me and on my bike.

The snow gives me a relief because it falls down lightly and only the snows seems have respect for me – for my desires. Only the snow seems to look after me.



I’m in a whirl which mess up my life since I have started living in a new country. It’s not only related to the first period: you have your life messed up for several months after you moved. There are so many things to arrange, and bureaucracy, and laws to learn and so on and on.

Now everything moves in a circle, my current situation leaves me without time to think – to have a good rest – to get energy from my life and find my direction. Now I know because it took me so long to understand it.



Perhaps my bad mood  it’s only because we are still waiting the spring: in the last three weeks I found difficult to find inspiration and think positive.

It’s still winter and it’s tough to think about a future when spring is far away - today unfortunately I deal only with the present and who belongs to it.

I hope the snow will calm down my impatience and it will give me the patience to wait: to let experience myself to be strong once again.