domenica 18 maggio 2014

Pizza: impasto e lievitazione. Cottura col forno di casa.






Difficoltà:***

Tempo di preparazione:circa 4 ore lievitazione e cottura compresa.



Ingredienti per sei persone:

Per l’impasto

10 gr sale fino per l’impasto

200 fr di farina di semola

400 gr di farina di grano tipo 1 (in francese è T65)

Acqua 400 ml

3 gr e mezzo di lievito

30 gr di olio



Per l’emulsione (da spennellare sopra la pizza prima di infornarla):

Olio

Rosmarino

Sale grosso





Meta della farina, un terzo del lievito totale e circa due terzi di acqua per ottenere una pastella consistente. Ottenuta questa pastella si lascia riposare e dopo circa 40’ si gira con un cucchiaio lentamente sempre nello stesso verso e rendersi conto se la maglia glutinica si è formata (sta a significare che mentre si gira con i cucchiaio si deve osservare come la pasta si tira in maniera omogenea)





Lasciate riposare per una mezz’ora, al termine della quale si aggiungono gli altri ingredienti, impastando secondo procedura. Video pane.
Lasciar lievitare un ora di nuovo procedere secondo questa modalità di impasto(video su come si impasta)


 Guardate soprattutto l’ultimo video e osservate come dovete procedere.

Attendere altre due ore di lievitazione e poi si passa a stendere la pasta sulla teglia. Una volta stesa la pasta, con le dita si formano dei piccoli crateri e si spennella sopra l’emulsione precedentemente preparata.

Avrete portato a temperatura il forno a 250 e cuocete per circa 20’ 



 

martedì 13 maggio 2014

Cous cous di pesce e verdure.





Difficoltà: **

Tempo di preparazione:  40’ (con brodo di pesce già cucinato e cous cous già precotto)



Ingredienti per quattro persone:

200 gr di semola precotta

120 gr calamari

120 gr seppie

150 gr pannocchie

200 gr gamberoni

150 gr zucchina

150 gr pomodoro dattero

Brodo di pesce

***Aggiornamento con il secondo esperimento del 17 maggio:

un chiodo di garofano

un pizzico di zafferano





Aspetto mentre la pioggia cade copiosa sopra I tetti. Aspetto mentre passo ore su questo divano.

Aspetto per ore mentre il tempo passa lento e noioso.

Il ricordo di me fino a ieri: Io che corro come una trottola, io che intraprendere un altro progetto in più non mi spaventa mai.

Io che corro dal primo mattino, per arrivare presto in ufficio, per uscire alle cinque per essere in tempo per la lezione di olandese mentre mangio qualcosa di corsa e che sarà la mia cena, perché la lezione finirà alle 21:30 e non avrò voglia di cucinare.

Io che corro tra gli amici in Belgio, quelli a Roma. Io che volo in uno dei miei tanti viaggi settimanali a Roma. Io che da quando l’estero mi ha aperto le porte guardo al futuro ricco di promesse che si realizzano.

Io che adesso aspetto.

Non lavoro più, non studio più, niente più hobby, né fornelli.

Solo lo scorrere lento di questa attesa per vedere la mia vita cambiata ancora una volta e stavolta per sempre.










Eppure un giretto tra i fornelli l’ho fatto.

Le foto sono estremamente povere ma la ricetta è venuta bene.

Il mio primo cous cous è ben riuscito.

Non so da quanto tempo volevo prepararlo, ma una certa riverenza per la semola mi ha sempre allontanato.

Fino a che dopo mesi che l’ho  comprata ho deciso finalmente di provare.

Dopo ampi studi sulla “’ncocciatura” della semola e di come effettuare cottura e sgranatura per evitare di avere un cous cous ammassato, mi sono ricordata che la semola che avevo comprato era precotta.

Per cui non vi ammorberò con il processo della sgranatura, ma lo studio mi ha fatto cambiare metodo di cottura. Per cui non ho seguito la solita procedura scritta sulla scatola o spesso menzionata sul web.

Come cuocere il cous cous.

Come ho già detto, ho comprato quello precotto. La cottura l’ho terminata in una padella calda con olio, aglio e peperoncino.

Quando l’olio era caldo, ho versato il cous cous e lasciato cucinare per pochi minuti a fuoco moderato.

Ho aggiunto il brodo di pesce poco alla volta e salato.

In tutto il cous cous ha cotto per 5/7 minuti.
Aggiornamento 17 maggio: ecco la foto di come ho cotto in padella il cous cous aggiungendo il brodo di pesce di volta in volta.








Poco prima di spengere il fuoco ho aggiunto la scorsa di mezzo limone grattugiata.

Il cous cous non si è ammassato e ha preso i sapori del brodo di pesce e del limone.

Per questo ho preferito finire di cuocerlo in questo modo, piuttosto che seguire i soliti consigli riportati sulla confezione.

Precedentemente in un’altra padella versate l’olio, l’aglio e il peperoncino e poi aggiungete i vari tipi di pesce che avete deciso di usare.

Io ho seguito questo ordine basato sul tempo di cottura del pesce e dei vegetali.






Prima di tutto le pannocchie che ho aperto sulla pancia.

Le pannocchie rilasciano un ottimo sapore nel sugo di cottura, ma hanno spesso poca polpa.

Per questo motivo, non mi è importato di cucinarle troppo, il loro scopo per me era di rilasciare i succhi che rendono un piatto ancora più gustoso.

Subito  ho aggiunto il calamaro e poi la seppia  che hanno una cottura più lunga.

Tra il calamaro e la seppia ho aggiunto in padella i pomodorini datteri.

In realtà la cottura del pomodoro dattero non è molto lunga, ma rilascia molta acqua che deve essere assorbita durante la cottura del pesce.

Subito dopo ho aggiunto la zucchina.

Se il pesce arriva a cottura e avete ancora in padella i succhi rilasciati dal pesce o dai vegetali, non vi allarmate, è ottimo metteteli in una ciotola e serviteli insieme al brodo di pesce.

Per ultimo aggiungete il prezzemolo e  i gamberi che richiedono solo una cottura di massimo 5 minuti.

Verso la fine della cottura ho aggiunto un bicchiere di vino bianco e lasciato sfumare.












 

Una volta che il pesce e le verdure sono cotte, passate alla preparazione del cous cous come ho già menzionato, dopo di ché unite il cous cous al pesce.

In una ciotola mettete il brodo di cottura che avete precedentemente tirato via dalla padella e il brodo di pesce che avete usato per cucinare. Ogni commensale deciderà quanto brodo versare nel proprio piatto.

***Aggiornamento del 17 maggio: l’unica differenza è stata quella di aver aggiunto le due spezie che trovate nella lista degli ingredienti (il chiodo di garofano e lo zafferano, che io ho in pistilli e non in polvere)

L’uso di queste spezie rende ancora più questo piatto profumato dei sapori d’oriente.










Alcuni consigli:

Cucinare il cous cous il giorno prima, il sapore che assume il giorno dopo è ancora più buono.

Io preferisco il cous cous caldo e anche il brodo deve essere caldo.

Preparatevi prima il brodo di pesce, altrimenti rischiate di avere una preparazione troppo lunga.

Io ho aggiunto qualche oliva verde, ma non sono sicura che faccia veramente la differenza.