lunedì 8 dicembre 2014

Insalta di polpo.






Tempo di preparazione: 90’
Difficoltà:**



Ingredienti per quattro persone
Un polpo
Due carote
Una scorsa di sedano
80 gr di olive di gaeta
Prezzemolo.



Alla fine è partita. Ha preso il volo ieri ed è tornata a Roma. Mia madre è stata con noi per un lungo tempo, per prendersi cura di mia figlia che altrimenti sarebbe dovuta andare all'asilo a tre mesi.
Mi piangeva il cuore mentre ancora ero in maternità al pensiero che mia figlia sarebbe stata al nido dalla mattina alla sera.
Per cui abbiamo deciso che mia madre sarebbe venuta a stare con noi appena avrei ripreso a lavorare, fino a ieri.
E' stato bello e difficile allo stesso tempo, non nego che una convivenza così lunga sia facile.
Ma è stato bello, sono grata per aver vissuto un così lungo periodo con lei, senza mio padre, mio fratello o i miei nipoti nei dintorni.
Siamo state bene insieme tre donne di questa famiglia: nonna, mamma e figlia.

Abbiamo goduto appieno una quotidianità fatta di semplicità, ricette da cucinare e lunghe passeggiate.....poi anche un pò di televisione, giusto quei quattro canali italiani che si prendono qui e che solo lei poteva guardare, perchè per me la televisione ormai è solo uno strumento per imparare meglio le lingue.

Devo dire che è stato strano alzarsi stamattina con mia figlia in braccio e non trovarla più in cucina a preparare la colazione.
La casa vuota e silenziosa mi ha ricordato i ritmi concitati di ieri per portarla in aeroporto e poi quel saluto appena prima dei controlli, quel saluto in cui tante parole già dette nei giorni precedenti sembravano non bastare mai per dire grazie, ma anche quanto sono stata bene e quanto mi mancherà. 

Pochi giorni prima che partisse le ho chiesto di cucinare l'insalata di polpo, così che potessi seguirla in ogni passaggio e farla diventare anche una mia ricetta.

Eccola qui quindi, l'insalata di polpo di mia madre, mangiata centinaia di volte e mai cucinata.
Eccola qui questa ricetta affinchè da oggi possa cucinarla anch'io e, a dispetto dei chilometri che ci separano, sentire mia madre un pò più vicina.

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 Sciacquate il poplo sotto l’acqua, se avete comprato un polpo già pulito non rimane che rimuovete il becco che è al centro dei tentacoli.

Fate bollire l’acqua che avrete salato e tenendo il polpo per la testa immergetelo velocemente per tre volte consecutive nell’acqua bollente.

Serve a far arricciare la parte finale del tentacolo e a renderlo più bello esteticamente per la presentazione.

C’è da dire però che in questa ricetta, una volta cotto, il polpo verrà tagliato a pezzetti piccoli per cui sarà difficile vedere il tentacolo arricciato.

Mentre il polpo è in cottura passate alla preparazione delle verdure.

Tagliate a julienne la carota e il sedano.

Tagliate a pezzetti le olive.

Mettetele nel piatto da portata e mescolate con l’olio.

Una volta che il polpo è cotto, lasciatelo stemperare nella sua acqua di cottura.

Rimuovete la pelle e tagliatelo a pezzi piccoli.

Infine mettetelo nel piatto da portata insieme alle verdure. Una spolverata di prezzemolo e mischiate accuratamente.

lunedì 1 dicembre 2014

Minestra Thai a modo mio.

 
Difficoltà: *
Tempo di preparazione: 30’

Ingredienti per quattro persone:
200gr noodles
1 broccolo
½ peperone
uno spicchio di zenzero
qualche foglia di coriandolo


 
Sarà che da quando è nata mia figlia sono riuscita ad andare al thai solo una volta, sarà che lo scorso we al mercato mi hanno regalato tanto coriandolo, sarà che lo zenzero che avevo comprato ormai è quasi essicato e che finalmente ho trovato un pò di tempo per cucinare.

Il ristorante Thai dista da casa mia circa due minuti a piedi, eppure da quando è nata mia figlia (ormai quasi sei mesi fa) sono riuscita ad andarci una sola volta.
Perchè tra allattamento, sonno, bagnetti, lavoro e tanta stanchezza non sono riuscita a trovare il tempo ma soprattutto la forza di andarmente al ristorante.

Praticamente a parte due volte qui a Mechelen, per il resto il ristorante è quella esperienza angosciosa della nostra vacanza in Francia.

Genitori appena sfornati e alle prime armi, con mia figlia poco più di due mesi abbiamo deciso di regalarci una vacanza nella Lorena. Una vacanza in montagna che nella nostra mente doveva essere fatta di escursioni con marsupio per passeggiare tranquillamente con nostra figlia.

Così è stato tempo permettendo perchè ad agosto il nord della Francia, oltretutto in montagna, non regala giornate soleggiate dalla mattina alla sera.

Ok poco male, eravamo partiti con l’idea che avremmo preso quello che di buono poteva esserci da una vacanza con una figlia di appena due mesi.

La tragedia si è scatenata la sera, quando dovevamo  solo scendere dalla nostra camera per andare al ristorante del B&B dove avevamo prenotato tutte le cene. Si perchè davanti al pc avevamo l’opzione prenota anche la cena, ci siamo detti, ma si sai che comodo rientrare in stanza dopo una passeggiata e non dovere più uscire per andare al ristorante, si perchè davvero non vorremo mica affittare una casa e poi fai la spesa e cucina e lava ecc ecc se no che vancanza è? Ma si regaliamoci anche la cena al ristorante già preparata e servita a tavola!

Un incubo.

Cosa può esserci di più infernale di un ristorante francese per una coppia di genitori alle prime armi?
Niente.
Musica classica di sottofondo appena udibile e tutti i clienti che parlano a bassa voce, parlano? Ho detto parlano? No scusate bisbigliano che secondo me neanche loro si sentono mentre parlano.
Anzi il cameriere, mentre ordinano, non li riesce a sentire e scrive sul suo taccuino la qualsiasi cosa pur di darsi un tono sempre molto francese.

Potete immaginarvi questa coppia di neo genitori con una figlia in preda alle coliche intestinali classiche del neonato.
Non so perchè ma da allora ho una repulsione per I ristoranti, li evito come se fossero l’unico luogo in cui puoi prendersi la peste!





Eccoci appunto alla nostra minestra THAI, devo ammettere che il ristorante THAI a Mechelen sotto casa non ha nulla da invidiare a quello mio preferito ad Amsterdam.
E quindi mi manca uno dei miei piatti internazionali preferiti.
E siccome oggi ho proprio voglia di cucinare e gli astri allattamento-sonno-cose da fare si allineano, finalmente oggi si cucina!

Oltretutto è una ricetta da trenta minuti e davvero non impegnativa.
E’ la mia versione della minestra THAI perchè ogni volta varia in funzione di quello che trovo nel frigo. Ci sono solo tre variabili che rimangono sempre le stesse:
1.     le verdure si cucinano croccanti
2.     ci vuole sempre uno spicchio di zenzero
3.     ci vuole sempre del coriandolo

Purtroppo stavolta anche la variabile tre è andata persa. Perchè quando tiro fuori il coriandolo dal frigo ci trovo foglie ammuffite e ingiallite.
Che peccato!
Ma la minestra era già in preparazione.




Fate soffriggere nella pentola l’aglio con l’olio. Rendete croccanti le verdure partendo con il cuocere quelle con cottura più lunga.
Dopo una prima cottura aggiungete l’acqua un pò per volta e il coriandolo e quando bolle aggiungete i noodles.
Per i noodles con grande spessore c’è scritto che il tempo di cottura è di cinque minuti. Io trovo che sia troppo e di solito spengo un minuto prima.
Servite in tavola con un poco di coriandolo fresco a decorazione.




mercoledì 9 luglio 2014

Benvenuta!

Eccoci qua io e te, tu ed io ancora una volta.
Eccoci mentre di notte il mio tempo non lo passo più a dormire.
Magari fossero nottate passate a tirar tardi, passate al pub o in discoteca.
Fossero notti passate a passeggiare lungo i viali col caldo estivo e i grilli che cantano.
Forse avrebbe pure senso perdere tutte queste ore di sonno.

E invece no, siamo io e te fra queste mura, fatte di oggetti, di comodità, di tutte le cose che ti possono servire.
E mentre tu vai avanti con la tua vita, io non dormo e non solo di notte.
Io non dormo più, poco importa quello che tu fai nel frattempo.
Perché mentre tu piangi io non dormo, mentre tu mangi io non dormo, mentre tu giochi io non dormo e
pure mentre tu dormi io non dormo.
Forse perché ormai tutto il mio mondo gira intorno a te e così
finisce che anche mentre tu dormi io non dormo e mi beo mentre ti guardo.





Benvenuta vita mia, il 26 maggio sarà per sempre un giorno speciale per me.
Sei arrivata a metà mattinata, sei arrivata dopo tanto che ti aspettavo.

Ti ho stretta fra le mie braccia dandoti il benvenuto, ti ho stretta forte ed è stato come averlo sempre fatto.
Da quel giorno non ci siamo più divise.


Dicono che cambierai la mia vita, in parte lo hai già fatto.
Mi hai cambiato la vita rendendola speciale anche nelle piccole cose, una vita fatta di quotidianità che assume ora un sapore mai provato.


Da parte mia ti regalo l’amore incondizionato di una madre, ti regalo la vita.
Ti auguro che sia piena di gioie e regali, di conoscenze e segreti da svelare.
Ti auguro che sia una vita piena di culture e persone da scoprire, viaggiando per il mondo,
magari tenendo l’Europa in tasca.
Benvenuta vita mia, per ora, c’è l’estate che ti aspetta.



domenica 18 maggio 2014

Pizza: impasto e lievitazione. Cottura col forno di casa.






Difficoltà:***

Tempo di preparazione:circa 4 ore lievitazione e cottura compresa.



Ingredienti per sei persone:

Per l’impasto

10 gr sale fino per l’impasto

200 fr di farina di semola

400 gr di farina di grano tipo 1 (in francese è T65)

Acqua 400 ml

3 gr e mezzo di lievito

30 gr di olio



Per l’emulsione (da spennellare sopra la pizza prima di infornarla):

Olio

Rosmarino

Sale grosso





Meta della farina, un terzo del lievito totale e circa due terzi di acqua per ottenere una pastella consistente. Ottenuta questa pastella si lascia riposare e dopo circa 40’ si gira con un cucchiaio lentamente sempre nello stesso verso e rendersi conto se la maglia glutinica si è formata (sta a significare che mentre si gira con i cucchiaio si deve osservare come la pasta si tira in maniera omogenea)





Lasciate riposare per una mezz’ora, al termine della quale si aggiungono gli altri ingredienti, impastando secondo procedura. Video pane.
Lasciar lievitare un ora di nuovo procedere secondo questa modalità di impasto(video su come si impasta)


 Guardate soprattutto l’ultimo video e osservate come dovete procedere.

Attendere altre due ore di lievitazione e poi si passa a stendere la pasta sulla teglia. Una volta stesa la pasta, con le dita si formano dei piccoli crateri e si spennella sopra l’emulsione precedentemente preparata.

Avrete portato a temperatura il forno a 250 e cuocete per circa 20’ 



 

martedì 13 maggio 2014

Cous cous di pesce e verdure.





Difficoltà: **

Tempo di preparazione:  40’ (con brodo di pesce già cucinato e cous cous già precotto)



Ingredienti per quattro persone:

200 gr di semola precotta

120 gr calamari

120 gr seppie

150 gr pannocchie

200 gr gamberoni

150 gr zucchina

150 gr pomodoro dattero

Brodo di pesce

***Aggiornamento con il secondo esperimento del 17 maggio:

un chiodo di garofano

un pizzico di zafferano





Aspetto mentre la pioggia cade copiosa sopra I tetti. Aspetto mentre passo ore su questo divano.

Aspetto per ore mentre il tempo passa lento e noioso.

Il ricordo di me fino a ieri: Io che corro come una trottola, io che intraprendere un altro progetto in più non mi spaventa mai.

Io che corro dal primo mattino, per arrivare presto in ufficio, per uscire alle cinque per essere in tempo per la lezione di olandese mentre mangio qualcosa di corsa e che sarà la mia cena, perché la lezione finirà alle 21:30 e non avrò voglia di cucinare.

Io che corro tra gli amici in Belgio, quelli a Roma. Io che volo in uno dei miei tanti viaggi settimanali a Roma. Io che da quando l’estero mi ha aperto le porte guardo al futuro ricco di promesse che si realizzano.

Io che adesso aspetto.

Non lavoro più, non studio più, niente più hobby, né fornelli.

Solo lo scorrere lento di questa attesa per vedere la mia vita cambiata ancora una volta e stavolta per sempre.










Eppure un giretto tra i fornelli l’ho fatto.

Le foto sono estremamente povere ma la ricetta è venuta bene.

Il mio primo cous cous è ben riuscito.

Non so da quanto tempo volevo prepararlo, ma una certa riverenza per la semola mi ha sempre allontanato.

Fino a che dopo mesi che l’ho  comprata ho deciso finalmente di provare.

Dopo ampi studi sulla “’ncocciatura” della semola e di come effettuare cottura e sgranatura per evitare di avere un cous cous ammassato, mi sono ricordata che la semola che avevo comprato era precotta.

Per cui non vi ammorberò con il processo della sgranatura, ma lo studio mi ha fatto cambiare metodo di cottura. Per cui non ho seguito la solita procedura scritta sulla scatola o spesso menzionata sul web.

Come cuocere il cous cous.

Come ho già detto, ho comprato quello precotto. La cottura l’ho terminata in una padella calda con olio, aglio e peperoncino.

Quando l’olio era caldo, ho versato il cous cous e lasciato cucinare per pochi minuti a fuoco moderato.

Ho aggiunto il brodo di pesce poco alla volta e salato.

In tutto il cous cous ha cotto per 5/7 minuti.
Aggiornamento 17 maggio: ecco la foto di come ho cotto in padella il cous cous aggiungendo il brodo di pesce di volta in volta.








Poco prima di spengere il fuoco ho aggiunto la scorsa di mezzo limone grattugiata.

Il cous cous non si è ammassato e ha preso i sapori del brodo di pesce e del limone.

Per questo ho preferito finire di cuocerlo in questo modo, piuttosto che seguire i soliti consigli riportati sulla confezione.

Precedentemente in un’altra padella versate l’olio, l’aglio e il peperoncino e poi aggiungete i vari tipi di pesce che avete deciso di usare.

Io ho seguito questo ordine basato sul tempo di cottura del pesce e dei vegetali.






Prima di tutto le pannocchie che ho aperto sulla pancia.

Le pannocchie rilasciano un ottimo sapore nel sugo di cottura, ma hanno spesso poca polpa.

Per questo motivo, non mi è importato di cucinarle troppo, il loro scopo per me era di rilasciare i succhi che rendono un piatto ancora più gustoso.

Subito  ho aggiunto il calamaro e poi la seppia  che hanno una cottura più lunga.

Tra il calamaro e la seppia ho aggiunto in padella i pomodorini datteri.

In realtà la cottura del pomodoro dattero non è molto lunga, ma rilascia molta acqua che deve essere assorbita durante la cottura del pesce.

Subito dopo ho aggiunto la zucchina.

Se il pesce arriva a cottura e avete ancora in padella i succhi rilasciati dal pesce o dai vegetali, non vi allarmate, è ottimo metteteli in una ciotola e serviteli insieme al brodo di pesce.

Per ultimo aggiungete il prezzemolo e  i gamberi che richiedono solo una cottura di massimo 5 minuti.

Verso la fine della cottura ho aggiunto un bicchiere di vino bianco e lasciato sfumare.












 

Una volta che il pesce e le verdure sono cotte, passate alla preparazione del cous cous come ho già menzionato, dopo di ché unite il cous cous al pesce.

In una ciotola mettete il brodo di cottura che avete precedentemente tirato via dalla padella e il brodo di pesce che avete usato per cucinare. Ogni commensale deciderà quanto brodo versare nel proprio piatto.

***Aggiornamento del 17 maggio: l’unica differenza è stata quella di aver aggiunto le due spezie che trovate nella lista degli ingredienti (il chiodo di garofano e lo zafferano, che io ho in pistilli e non in polvere)

L’uso di queste spezie rende ancora più questo piatto profumato dei sapori d’oriente.










Alcuni consigli:

Cucinare il cous cous il giorno prima, il sapore che assume il giorno dopo è ancora più buono.

Io preferisco il cous cous caldo e anche il brodo deve essere caldo.

Preparatevi prima il brodo di pesce, altrimenti rischiate di avere una preparazione troppo lunga.

Io ho aggiunto qualche oliva verde, ma non sono sicura che faccia veramente la differenza.