domenica 18 marzo 2012

Texel: Paesi Bassi



Una coppia di amici in visita, si fermano e vivono Amsterdam con me per quattro giorni. Uno di questi quattro giorni decidiamo di affittare una macchina e andarcene nel nord dei Paesi Bassi.




E’ da quando sono arrivata a vivere nei Paesi Bassi che ho in mente questo viaggio, volevo aspettare l’arrivo dell’estate per visitare le isole nel nord dei Paesi Bassi, ma non ho saputo aspettare e con la scusa che i miei amici sono qui con me questo fine settimana, ho organizzato il viaggio.

Una giornata impegnativa, perché in un solo giorno abbiamo deciso di visitare Texel (una delle isole del nord dei Paesi Bassi), la diga Afsluitdijk e Zaanse Schans. Un viaggio molto ambizioso per un solo giorno, ma possibile.

Ci alziamo presto, andiamo a prendere la macchina che abbiamo affittato due giorni prima e partiamo.

Se avete intenzione di affittare la macchina nei Paesi Bassi, anche secondo me questa è un suggerimento che vale per qualsiasi paese, prelevatela sempre nella città e mai in aeroporto, risparmierete quasi il doppio.



La nave per Texel si prende al porto di Den Helder, il traghetto impiega 20 minuti e il costo con la macchina è di 35 euro andata e ritorno. Per raggiungere Den Helder da Amsterdam si impiega circa un’ora e 30 minuti.



Il tragitto con il traghetto è stato molto veloce e il tempo è passato in fretta mentre scattavo le foto a tutti i gabbiani che seguivano il traghetto in attesa che qualcuno gli lanciasse molliche di pane. Cosa che è successa e mi ha permesso di scattare un’infinità di foto ai gabbiani che facevano a gara per agguantare una delle molliche di pane lanciate dai passeggeri del traghetto.





Texel è lunga 25 chilometri e larga nove. Tutta la parte occidentale è formata da dune e spiagge bianche. Seguendo questa parte fino al nord si arriva a De Slufter, una zona immensa, ricca di dune e spiaggia bianca soggetta ai processi di alta marea nel punto in cui il fiume si unisce al mare.



Ho camminato lungo questa spiaggia immensa battuta dal vento per 50 minuti prima di arrivare al mare. L’ultimo tratto di spiaggia è ricco di conchiglie che ricoprono come un tappeto la spiaggia.  E’ stato rigenerante camminare lungo questa spiaggia che sembra senza fine, tra il vento e il profumo del mare.



Successivamente abbiamo visitato Ecomare, un rifugio in cui le foche malate vengono curate per poi essere rilasciate in mare. Nel  centro sono presenti anche due delfini.





Ho assistito anche al momento in cui i delfini venivano nutriti, tutti gli animali vengono nutriti dalle 11:00 alle 15:00.



Poi è successa la cosa più bella. Una delle vasche è senza la rete di protezione e la vasca è posta all’altezza del terreno, per cui è possibile chinarsi ed essere al livello dell’acqua in cui nuotano le foche.

Mentre scattavo le mie foto una delle foche si avvicinava molto al bordo della vasca, ho finito per chinarmi, ero incredibilmente tentata di accarezzarla, era li, a portata di mano, mentre nuotava paciosa. E così è successo che allungando la mano lo accarezzata sulla nuca, più volte mentre lei si allungava alla ricerca di ulteriori coccole come fosse stato un gatto.




Ovviamente tutti questi animali verranno liberati quando saranno stati guariti, saranno esclusi  quelli che non potranno più tornare allo stato selvaggio solo a causa delle loro condizioni. Ecomare quindi è una sorta di ospedale per il ripristino della salute di tutti gli animali che si trovano li ed è ben lontano dal classico posto in cui gli animali vengono addestrati per il divertimento di qualcuno.  Non avrei mai potuto pagare il biglietto altrimenti.





Abbiamo deciso di tornare sul continente, non tanto per la voglia di lasciare quest’isola, dalle spiagge bianche,  i terreni colmi di pecore al pascolo e la quiete che pervade quest’isola poco abitata.



Ma dovevamo proseguire il nostro viaggio e ognuno di noi aveva la sua meta preferita.



Abbiamo quindi ripreso il traghetto che è puntuale, pulito e confortevole (inutile dirlo, siamo in Olanda).

Puntiamo diritti a Afsluitdijk,  la più lunga diga di tutta l’Olanda.



Afsluitdijk è stata ultimata nel  1932, lunga 30 chilometri e larga 90 metri è uno spettacolo. Quasi a metà diga esiste un’area in cui è possibile fermarsi e ammirare la differenza di livello tra il mare e il lago interno, creato artificialmente. 

La costruzione della diga ha cambiato per sempre il lavoro dei marinai che risiedevano lungo le sponde di quello che oggi è diventato un lago. Molto si è perso del lavoro dei marinai, della pesca ecc, ma è anche vero che molte terre sono state conquistate, in questo paese in cui strappare la terra all’acqua non è cosa da poco conto.



Guardare sulla cartina la diga lascia comprendere molto facilmente l’enorme lavoro compiuto. Averla vista dal vivo però rende ancora meglio l’idea e ora, ogni volta che penso ad Afsluitdijk , mi torna in mente un detto olandese:

“Dio ha creato il mondo, gli olandesi hanno creato l’Olanda!”



Guidiamo lungo tutta la diga e poi torniamo indietro, diretti verso Zaanse Schans, ovvio non è la mia meta visto che ci sono già stata, ma in accordo ai desideri di tutti decidiamo di soddisfare la curiosità di tutti quelli che hanno preso parte a questo viaggio.



Arriviamo poco prima che tramonti il sole e il crepuscolo della sera avvolga tutto, questo ci permette solo una visita veloce, senza avere la possibilità di visitare i mulini che ovviamente hanno già chiuso nella migliore delle tradizioni olandesi:

si lavora fino alle 18:00 dopodiché li attende il pub, la birra, la casa, la famiglia o tutto quello che hanno voglia di fare.

Però l’essere arrivati a quest’orario ci permette di visitare Zaanse Schans senza la folla di turisti, siamo solo noi a girare per le vie di questo posto.



Finiamo per  concludere la serata in un pub davvero tipico, stracolmo di olandesi e solo noi come turisti, finiamo anche noi per chiudere la nostra meravigliosa giornata davanti ad un boccale di birra.