mercoledì 28 ottobre 2015

Seitan e melanzane.




Tempo di preparazione: 40’
Difficoltà: **

Ingredienti per due persone:
Una melanzana
30 gr di seitan
50 gr di mollica di pane (semi integrale)

Per friggere:
Farina di mais
Olio di arachidi.



La ricetta è molto semplice, l’unica difficoltà sta nella frittura.
Cucinate in padella la melanzana dopo averla lasciata nell’acqua con del sale per 10’.
In questo modo avrete tolto l’amaro della melanzana.
Cucinate in padella solo la melanzana e il seitan che avrete triturato (se comprate quello morbido basta triturarlo con le mani, altrimenti sminuzzatelo con il coltello)
Una volta cotti, aggiungete il pane tagliato a dadini. Aggiungete sale se necessario.
Io ho lasciato la buccia della melanzana, si vede dalla foto della polpettina in primo piado, penso di eliminarla per la prossima volta.

Lavorate l’impasto con le mani al fine di ottenere delle palline.
Passatele nella farina di mais affinché la farina si attacchi alla superficie delle palline.
Nel frattempo portate ad ebollizione l’olio di arachidi.
Ho scelto l’olio di arachidi perché sopporta meglio le alte temperature richieste dalla frittura.
Una volta fritte, adagiate le palline su carta da forno o quella del pane, giusto il tempo che l’olio di frittura in eccesso si posi sulla carta.
Spostatele subito su un piatto e spolverate con il sale e servite.

Sto ancora scattando foto che non mi piacciono, nonostante abbia quasi finito di sistemare l’area fotografica.
Ecco è quel quasi che manca che non mi fa scattare le foto come ce l’ho nella mia testa.
Eppure va meglio rispetto a qualche settimana fa, quando ancora facevo la foto col cellulare alla luce artificiale della cucina.
Si perché in cucina non c’è la luce ottimale per fotografare, né lo spazio per adibire una parte alla fotografia, neanche come facevo una volta in cui tiravo fuori tutto quello che mi serviva all’occorrenza. Questa cucina è troppo piccola e poi c’è mia figlia che mi gira intorno che renderebbe il tutto impossibile...e direi meglio non fotografare in cucina e avere lei per casa!
Però la casa dove abito ora è grande e mi permette di avere un altro spazio per me, uno spazio che sto ancora organizzando e quindi eccomi qui ancora non contenta delle foto che pubblico.

Però la ricetta è buona e non solo vegetariana, ma vegana!
E ne vado fiera perché cucinare vegano e sfizioso non è sempre facile.
Mano, mano che mi allontano sempre di più dalla cucina tradizionale mi rendo conto di quanto siamo abituati a sapori molto ricchi e di come la cucina vegetariana e soprattutto vegana sia un’avventura ancora tutta da scoprire.

Ciò non vuol dire che non mangio più carne, mangio ancora il pesce, poverino che mi avrà fatto mai di così cattivo il pesce al contrario della carne che ormai non vede più la nostra tavola da mesi?
Ci vorrebbe un lungo discorso per spiegare il perché di una scelta non logica,  devo ammetterlo!


Questa ricetta mi permette di aprire la categoria “vegano” nel ricettario.

venerdì 9 ottobre 2015

Passata di funghi, crema di funghi, vellutata di funghi.




Tempo di preparazione: 30’ + preparazione del brodo di carne
Difficoltà: *

Ingredienti per 4 persone
400 gr funghi porcini
40 gr burro
½ confezione di panna
4 dl di brodo
Prezzemolo

Quale migliore occasione di una vellutata in una giornata così uggiosa?
Preparate il brodo, portando a bollore la carne in una pentola di acqua, una cipolla e una costa di sedano.
Pulite i funghi e fateli cuocere in padella con il burro.
Una volta cotti passateli al mixer aggiungendo il brodo richiesto.
Posizionateli in un tegame insieme alla panna e un ciuffo di prezzemolo, fate rapprendere a seconda del vostro gusto.
Scaldate il grill e fate rosolare delle fette di pane, tagliatele a dadi o a liste per l’effetto scenico.
Immergetele a metà nella vellutata prima di servire.

mercoledì 7 ottobre 2015

Ricetta romana: fiori di zucca fritti con le alici e mozzarella.





Difficoltà: ***
Ingredienti per 4 persone:
12 fiori di zucca 
1 Mozzarella (io ho usato quella di bufala)
6 filetti di alici in barattolo
Olio di arachidi

Per la pastella:
Farina 00
acqua

La ricetta è tipica della mia città e anche i fiori di zucca freschi arrivano da li. Comprati e portati in aereo, sono arrivati freschi per essere cucinati subito!

Purtroppo il fiore di zucca è una prelibatezza introvabile in Belgio.
Dopo anni di vita all'estero si è aggiunto alla lista dei sapori che mi mancano.




Una volta puliti i fiori di zucca, togliete il pistello. Al centro ponete la mozzarella e mezza alice.
Riavvolgete il fiore e impastellatelo.
Se volete usare la mozzarella di bufala, cosa che io ho fatto, ma si devia un pò dalla ricetta tradizionale, siate certi che non sia colma di acqua altrimenti rovinerà i fiori di zucca durante la frittura.




La pastella va preparata con acqua fredda frizzante e va conservata in frigo fino al momento del suo utilizzo.
La pastella deve essere omogenea e deve rimanere attaccata alla forchetta.
Deve quindi ben avvolgere il fiore di zucca una volta immerso nella pastella.




L'olio di arachidi ha un sapore neutro e un punto di fumo alto.
Versatelo in un pentolino non grande, ricordate che potete friggere pochi fiori di zucca per volta, perchè vanno fritti per immersione e se prendete una pentola troppo grande dovrete utilizzare un quantitativo di olio troppo elevato.





Immergete nell'olio caldo i fiori di zucca impastellati. Potete impastellare i fiori un pò per volta durante la frittura

Una volta cotti poneteli su carta. Io uso quella del pane o quella da forno.
L'importante è che ce li adagiate solo per qualche istante, giusto il tempo che si liberino un pò dell'olio della frittura.

E' importante che non li lasciate sulla carta troppo a lungo altrimenti perdereanno tutta la croccantezza ottenuta con la frittura.
Questo è un passo importante per cui fate attenzione a quanto tempo rimangono sulla carta e non fatevi distrarre dalla cottura degli altri fiori.
A tal proposito non usate mai carta assorbente tipo scottex perchè rende i fiori fritti morbidi.

Portate in tavola i fiori di zucca e se volete aggiungere sale fatelo solo una volta che il fritto è servito a tavola.



Peccato che anche questa volta non sono riuscita a trovare il tempo per fare le foto come vorrei, ma non manca molto per avere un pò di spazio per me e la mia fotografia hobbistica!