sabato 19 settembre 2009

Sarde alla beccafico


Difficoltà: *
Tempo di preparazione. 40’ + cottura.




Dosi per quattro persone.
30 sarde
Pangrattato
Olio
Capperi
Olive verdi
Passata di pomodoro

Questa ricetta mi è stata data da Mariella, una donna meravigliosa.
La ricetta è tipica della cucina siciliana e quindi non poteva essere meglio di così, ho assaggiato in Sicilia un piatto tradizionale e ho avuto la ricetta da una siciliana.
Il tempo della preparazione è considerato con le sarde già pulite, io di solito lo chiedo alla mia pescheria.
Amalgamare in un contenitore il pangrattato con l’olio e i capperi. Tenete presente che la consistenza deve essere abbastanza umida, per cui aggiungete olio senza troppi pensieri, la cucina Sicilia ne è ricca.
Una volta pronto l’impasto stendete sul palmo della vostra mano due filetti di sarde uniti l’uno all’altro, ponete sopra il ripieno e infine altri due filetti a coprire il tutto.
Una volta che tutte le sarde saranno pronte friggetele nell’olio.
Passatele su un foglio di carta assorbente e usate la stessa padella per cuocere la passata con le olive e qualche altro cappero aggiungendo di nuovo le sarde.
Lasciate cucinare, non girate mai le sarde durante la cottura altrimenti rischiate di rompere la coppia di sarde, per questo motivo dovete seguire la cottura evitando così che il sugo possa attaccarsi alla pentola o asciugarsi troppo.
Servite una volta cotte.




La vacanza in Sicilia, ci ha permesso inoltre di assaporare una delle loro meraviglie: la granita.

La granita siciliana è diversa da quella che viene fatta a Roma, non ha nulla a che vedere, quella siciliana risulta molto più cremosa e saporita anche perché cambia completamente la procedura per prepararla.














Abbiamo passato una vacanza all’insegna del relax. Un giorno abbiamo fatto il bagno di fronte allo stretto di Messina, dove l’acqua è gelida e abbiamo potuto vedere fra le meduse una dai colori violacei che abbiamo catturato.
Una coppia di amici vive in una delle case dei vecchi pescatori che si affacciano sulla strada che da accesso direttamente al mare. Le case, in fila una dopo l’altra, fanno ripercorrere i tempi in cui i pescatori, appena alzati, si ritrovavano in spiaggia per andare subito a pescare.

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