lunedì 1 agosto 2011

Utrecht.



A compimento dei primi due mesi trascorsi nella mia nuova città, decido di iniziare a conoscere anche il resto del paese.
Prima tappa di questo giro fuori Amsterdam alla scoperta del resto dell’Olanda è Utrecht.

Spostarsi all’interno del paese è molto facile, i collegamenti ferroviari sono frequenti e veloci.
Da Amsterdam è possibile raggiungere Utrecht in 30 minuti con partenze ogni 15 minuti.

Il sito ns.nl è perfetto per conoscere orari e prezzi, se tutto fa al caso vostro potete anche acquistare i biglietti on line, altrimenti c’è  sempre la biglietteria perfettamente organizzata della stazione centrale di Amsterdam.

Partiamo in tarda mattinata e nonostante siano le 11 Amsterdam è ancora addormentata.
Il viaggio è comodo, veloce, leggero.



Utrecht è piuttosto piccola, si può girare tranquillamente a piedi in una giornata, ma se si vuole spendere qualche ora in un museo bisogna muoversi nelle prime ore della mattinata.

La città è come una bomboniera, i canali avvolgono le case dei quartieri molto tranquilli.



Forse Utrecht non è così silenziosa il resto della settimana, ma la domenica non gira una macchina e tutti i negozi sono chiusi, per cui, se volete dare un’occhiata ai negozi (e stando alle vetrine meritano) vi conviene venire negli altri giorni della settimana. I miei colleghi mi hanno successivamente informata che i negozi di Utrecht aprono di domenica solo una volta al mese, la prima domenica del mese.



L’attrazione principale è rappresentata dal duomo e dalla relativa torre con il campanile, con i suoi  112 metri  di altezza, la torre è, a tutt'oggi, l'edificio più alto dell'intero paese. Dal campanile è possibile vedere Amsterdam .
Il campanile si può visitare solo con visita guidata (in inglese e olandese), ma non è necessario aspettare più di 30 minuti e i molti locali proprio fuori all’entrata lasciano la possibilità di godersi l’attesa davanti ad una birra.

E’ possibile arrivare fino in cima dopo aver salito i 465 scalini e aver visto la meravigliosa sala delle campane.
Il campanile è dotato di una sorta di carillon, che abbiamo ascoltato proprio quando eravamo in cima e lo abbiamo visto all’opera. Il carillon si muove in modo automatico, ma la guida ci ha spiegato che una volta a settimana c’è una persona che appositamente si posiziona in una stanza limitrofa e lo suona, suona musiche non stabilite e nessuno sa cosa suonerà la prossima volta.
























Il duomo è veramente caratteristico, non tanto per il suo interno, anche se sono presenti delle bellissime vetrate in stile gotico e un organo.

Il duomo è caratteristico per la sua forma, la parte centrale infatti è stata spazzata via da un uragano nel 1674 e non è stata più ricostruita.
Ciò vuol dire che tra il campanile e il resto della chiesa ora esiste una piazza e i due edifici sono completamente separati.
E’ davvero una cosa unica. Il duomo mi ha colpito infine per altre due caratteristiche molto più semplici, la disposizione delle panche, queste non sono poste orizzontalmente all’altare, ma verticalmente al centro il corridoio che porta all’altare e poi a sinistra e a destra le panche poste verticalmente.


L’ultima cosa che mi ha colpito di questa chiesa è la presenza, al suo interno, di una caffetteria, le cui vetrate danno sul chiostro.  Mai vista una caffetteria in una chiesa.

All’uscita della chiesa, nella piazza, è stato montato un palco e molta gente si aggirava intorno, persone vestite in modo del tutto particolare, con uno stile che riprendeva quello dei manga giapponesi.
C’erano molti fotografi che scattavano foto ai ragazzi “manga” che si atteggiavano in infinite pose.


























Mi sono divertita molto in mezzo a questo caos molto colorato, fino a che abbiamo ripreso la nostra passeggiata lungo il canale vecchio (Oudegracht), fino alla fine per poi risalire passeggiando lungo il canale nuovo (Nieuwegracht), caratterizzato da un quartiere molto più residenziale.


Siamo anche passati per una parte lungo il viale alberato che costeggia il canale che unisce Oudegracht e Nieuwegracht.
Questa parte della passeggiata è stata molto tranquilla, ci si allontana in parte dagli edifici della città, si incontrano solo persone che corrono o passeggiano, lungo il viale alberato.


Le attrattive di Utrecht non finiscono qui, ho intenzione di tornare nelle sue vicinanze per visitare un castello situato poco fuori la città, appena avrò di nuovo una domenica libera.







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