Allora
vado.
Si vado via per un po’: tre settimane, non sembrano tanto
tempo eppure tre settimane di ferie non le ho mai prese.
Sarò finalmente libera da tutti gli impegni della
quotidianità, anche se la quotidianità per me ha un sapore diverso da ormai due
anni.
Da quando ho preparato quella valigia che ho portato con
me ad Amsterdam, con le prime cose indispensabili di quando si inizia una nuova
vita all’estero.
Anche i viaggi da allora hanno preso un significato tutto
diverso, non sono più solo viaggi di vacanze, di “è arrivata l’estate e ho
voglia di mare” ora viaggio per tornare a casa (in Italia) e per ritornare a
casa (in Belgio).
Lo faccio così spesso che a volte se non mi trascino il
trolley dietro penso di aver dimenticato la borsa, come quando esci di casa e
all’improvviso pensi: “ma dove sono le
chiavi della macchina?”
Ecco in quei giorni faccio mente locale e mi ritrovo a
pensare che è un giorno qualsiasi della settimana, ma non venerdì o lunedì,
quando il mitico trolley è spesso con me.
Poi dall’ultimo we che ho passato a casa, ho iniziato a
guardare chi non ha lineamenti tipici italiani e mi soffermo a pensare, a come
si sentono nel mio paese, chissà se hanno fatto fatica all’inizio anche loro,
chissà se si sentono integrati e poi spesso li invidio, appena li sento parlare
in italiano li invidio.
Perché io dopo nove mesi di Belgio parlo a malapena il
francese, per non parlare dell’olandese…..
E penso ad un collega che mi spiega come l’olandese è una
lingua facile, semplice con una struttura molto regolare…… e puntualmente
rispondo: “facile…dopo che lo hai imparato”.
Sarà che in Italia non hai molta scelta e l’inglese è
ancora la lingua delle canzoni che non capiamo e diciamo strafalcioni mentre
proviamo a cantare un ritornello.
Comunque….vado e porto con me la mia macchina
fotografica, per cui aspettatevi un mucchio di foto al mio rientro.
Vado a visitare un paese che ho sempre voluto vedere, il
Canada. Ho grandi aspettative e tanta curiosità per una cultura diversa da
quella europea.
E anche ora che sono seduta sul mio divano, devo andare, la valigia aperta a terra
completamente vuota mi ricorda che stasera è l’ultimo giorno in cui la posso
fare……per cui vado prima che finisco di partire col mio mitico
trolley…completamente vuoto.
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