Difficoltà: **
Tempo di preparazione: 40’
Ingredienti per quattro persone:
Tre calamari medio/grandi
Una zucchina
Dieci foglie di bietola
Un pezzo di zenzero
Pochi pistilli di zafferano
80gr di panna di soya
In una pentola fate bollire per circa 5’ le foglie di bietola. Usate quelle esterne che risultano essere piuttosto grandi. Fate soffriggere l’aglio con l’olio, rosolare i calamari, aggiungete il vino e sfumate. Aggiungete un pezzo di zenzero e un po’ di zafferano. Aggiungete i gambi delle foglie di bieta che avete precedentemente tagliato a pezzetti. Aggiungete l’acqua di cottura della bietola se occorre e infine aggiungete la zucchina tagliata a tocchetti.
Usate le foglie di bietola per creare gli involtini con l’impasto appena cotto.
Ponete gli involtini appena creati nella padella e fate cucinare per altri cinque minuti per far insaporire le foglie di bietola con cui avete creato gli involtini. Se necessario aggiungete un pochino di acqua.
Passate ora alla preparazione della salsa.
Nella padella sarà rimasto un po’ del liquido di cottura, accendete di nuovo il fuoco a fiamma bassa e aggiungete la panna di soya.
Usate la crema ottenuta per condire l’involtino.
Potete versare la crema direttamente sugli involtini o metterla in una ciotolina e ognuno si servirà a piacere.
Parlando con una ragazza da poco conosciuta ho saputo che fra poche settimane tornerà a vivere nel suo paese, in Spagna.
Lei è il suo compagno olandese impacchetteranno tutto e torneranno nel sud dell’Europa.
Anche lei ha un blog, il suo però è specializzato in impasti. Predilige gli impasti per le torte, ma si trovano anche molte ricette per impasti salati. Le ricette sono in spagnolo (la sua lingua ) e in inglese.
E’ anche molto brava a scattare le foto! Al contrario di me che ultimamente scatto le foto orribili.
Nel caso fosse interessati questo è il suo blog: https://goodtaste2800.wordpress.com
Mi ha domandato se anche io volessi tornare in Italia. La risposta è abbastanza scontata.
Oggi fa 30 gradi, siamo stati al solito parco a 6 chilometri da casa. Il Belgio è piccolo e tutto è vicino.
Nel parco c’è un lago e una spiaggia artificiale. Quella parte è a pagamento e funge un po’ da sfogo marittimo per i bimbi. Oltretutto ci sono dei giochi in legno bellissimi, tipo una nave mezza affondata nella sabbia.
Noi ci siamo fermati un poco più in là, anche li con tanti giochi molto belli per grandi e piccoli. Ho riempito la piccola piscina che mi sono portata dietro e ho fatto fare a mia figlia un bagnetto che è durato pochi minuti perché ha iniziato a piangere disperatamente.
Purtroppo non ha idea di cosa sia immergersi nell’acqua al di là della vaschetta di plastica dove si fa il bagno.
Non ha idea di una vasca da bagno, che manca nel nostro appartamento e anche in quello in cui ci trasferiremo tra poco.
E aimè tanto meno ha idea di cosa sia il nostro mare.
Nessun commento:
Posta un commento