giovedì 8 aprile 2010

Madrid.

Nonostante volessi scrivere il mio resoconto del viaggio a Madrid subito dopo che sono tornata mi ritrovo a farlo solo ora, fra i soliti impegni e una gatta in affidamento ho trovato difficile farlo prima.


Devo dire che è una città che mi è piaciuta molto.
Mi sono piaciuti i madrileni, la loro forte somiglianza fisica con noi.
Se viaggi in metro e ti soffermi a guardare i loro visi sembra di essere a Roma, poi ti guardi intorno e trovi una metro tanto più grande della nostra e infinitamente più pulita.
Sospiro, mentre la metro mi porta in due minuti con puntualità e comodità dove sono diretta, penso; come facciamo ad essere così tanto indietro rispetto a tutti i paesi che ho visitato?

Ok, ok non roviniamoci la vacanza e non pensiamo per l’ennesima volta che voglio emigrare!!

Il tour inizia passeggiando per la Gran via, siamo arrivati nel tardo pomeriggio e nonostante ancora non fosse sera il vento e il freddo non lasciavano presagire nulla di buono.
Abbiamo tagliato fino ad arrivare alla puerta del sol e poi a plaza de santa Ana fino a plaza Mayor.
In realtà ritorneremo in questi luoghi molte volte durante questo week end anche perché il centro storico di Madrid è piuttosto piccolo, soprattutto rispetto a quello che mi aspettavo.
Stanchi morti finiamo per mangiare in un ristorante turistico nei pressi di plaza de puerta del sol.
Ovviamente non ci metteremo più piede, io rifuggo i posti così turistici, si mangia male e si spende troppo.
Passeggiamo fino a tarda notte tornando verso l’hotel per andare a dormire.

Mi sveglio, mi guardo intorno, prendo coscienza e penso che andrò a vedere il tempio de debod. E’ vicino l’hotel, giusto il tempo affinché gli altri si sveglino e si preparino.
Quando sono in vacanza vado in iper attività, mi sveglio presto e ho energie da vendere.
Penso sia dovuto al fatto che faccio qualcosa che mi piace, scoprire la città durante le prime ore è uno spettacolo che non è permesso a tutti.
Mi giro nel letto e prendo il cellulare per vedere che ora è, sbatto gli occhi e rimango perplessa, sono le 9:30, altro che godere la città nella luce delle prime ore del mattino.
Accadrà così anche per gli altri giorni, la mia iper attività si è andata a far benedire e vengo travolta dalla calma e dall’ozio, Madrid è doppiamente un posto speciale.

Per oggi, sabato, visitiamo il Palacio Real e poi passeggiamo lungo la strada che costeggia la cattedrale de nuestra senora de la almudena. Arriviamo in una caffetteria e mangiamo le tapas.
Ripartiamo in direzione di plaza mayor per visitare due chiese che troviamo chiuse. Passiamo per la deliziosa plaza de la villa con i suoi tre edifici settecenteschi, fra cui l'ayuntamiento, sede del governo cittadino.
Ci rilassiamo un poco a plaza mayor e poi ci ritroviamo non so come davanti al mercato di S. Miguel, scopro poi che è sito in plaza san Miguel, devo dire che è molto trendy e sembra tutto fuorché un mercato, elegante con i tavoli dei bar pieni di ragazzi che sorseggiano vino e mangiano degli spuntini. Mi guardo intorno e le verdure sono esposte come in un negozio di gioielleria, penso al mercato di Roma, quello del mio vecchio quartire, tante persone, la merce alla rinfusa sul banco e i venditori fanno un chiasso senza fine, penso che chiamare mercato questo a Madrid è piuttosto riduttivo.

Ho trovato i semi di lino e finalmente potrò farci il pane. Nei semi di lino sono presenti i lignani i cui benefci sono l'abbassamento del rischio di cancro al seno, alla prostata e a quello colon-rettale, olre che ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.
Finiamo il pomeriggio prendendo la metro per tornare in hotel.
Ci riposiamo un po’ e una volta usciti dall’albergo ci dirigiamo verso Malasana. Girovaghiamo per i vicoli quando ormai si è fatta sera, senza meta, senza sapere dove andiamo, ci lasciamo guidare solo dalla curiosità che spinge a visitare un vicolo piuttosto che un altro. Ceniamo e rientriamo sempre a tarda notte.

Domenica, cerchiamo di alzarci presto, con scarsi risultati, per oggi abbiamo deciso di visitare il Prado, in realtà nel tour ideale che mi sono fatta il Prado è solo uno dei musei che vorrei visitare, mi incuriosisce molto anche il museo thyssen-borsemisza purtroppo rimarrà una curiosità.
Il museo contiene molte opere, pensare di visitarle in un giorno solo è davvero ridicolo.
Abbiamo toccato solo le principali e ci abbiamo impiegato tre ore. Il museo ha un sito davvero ben fatto che permette di avere un’idea prima di visitarlo, http://www.museodelprado.es/.
Fra gli autori di incredibile valore ho scoperto Patinir e poi un dipinto fantastico di Antonello da Messina oltre ovviamente Goya, Velazquez e ancora altri. Non cito il quadro esposto di Caravaggio, uno fra i miei pittori preferiti, perchè credo che le chiese di Roma ci donino suoi capolavori migliori di quello esposto al prado.

Chi ama la pittura come me non può che rimanerne entusiasta del prado, ma in una graduatoria immaginaria non lo metterei al primo posto.
Il museo predilige l’arte fiamminga, benché bella, non è tra le mie preferite.

E’ tardo pomeriggio, pranziamo verso le tre, in una splendida caffetteria a malasana, quello che, nell’arco di poco, è diventato uno dei miei quartieri preferiti di Madrid.
Lo è perché è meno confusionario del centro turistico, ci trovo soprattutto persone del posto e così mi sembra di respirare un’aria davvero madrilena. Oltretutto che non è turistico lo si nota dai prezzi a menù fisso che abbiamo trovato, 10 euro per un pranzo a cui non manca niente in termini di qualità e quantità. Per cui se volete tutto questo Malasana è il quartiere ideale.
Torniamo in hotel e crollo per due ore di sonno ristoratore. Mi sveglio riposata, sono la sola però e quindi prendo spunto per il mio giro cittadino solitario, torno al tempio di debod dove siamo stati poco prima di tornare in albergo, lo faccio perché è quasi il tramonto e la luce e l’atmosfera che si respira accanto a questo tempio egizio posto in un giardino cittadino è davvero speciale.

Attendo che tutti si sveglino, mi guardo intorno, sui giardini sono sdraiati turisti e non che si riposano o semplicemente oziano in una domenica pomeriggio che volge alla sera.

Escono dall’albergo e li raggiungo, prevalentemente vogliamo mangiare, la stanchezza si sente non ostante il riposo pomeridiano, la sentiamo arrivare dopo poco dopo che giriamo per le vie di Madrid, decidiamo che mangiamo e andiamo a dormire. Gli orari sono completamente spostati, ceniamo in un orario che ci sembra davvero presto e pensare che sono le 22:00. Penso a Londra, a quando stavamo rischiando di rimanere senza cena ed erano appena le 21:00.

La nostra gita a Madrid si conclude qui, il lunedì mattina decidiamo di partire prima del previsto F. ha impegni di lavoro che non permettono alternative. Facciamo colazione, lasciamo l’hotel e ci dirigiamo in aeroporto.
Lascio Madrid a malincuore, ho appena assaporato l’atmosfera, i colori, le persone, meritava più giorni e questo fine settimana è davvero volato.











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